Gli errori contabili erano stati scoperti dal Controllo federale delle finanze
BERNA - Il Consiglio federale dovrà correggere gli errori emersi nel consuntivo 2017. Questi riguardano in particolare l'imposta preventiva, le strade nazionali e gli immobili militari. La Commissione delle finanze del Nazionale (CdF-N) ne ha discusso a lungo durante la sua ultima seduta.
Questi errori contabili erano stati scoperti dal Controllo federale delle finanze (CDF). La CdF-N e il Dipartimento delle finanze (DFF) ritengono entrambi che debbano essere apportate al più presto le debite correzioni, indica un comunicato dei Servizi del Parlamento.
Dato che il lavoro di controllo e di rettifica di numerose registrazioni contabili richiederà diverso tempo, la commissione ha incaricato il governo di correggere a posteriori gli errori una volta che si disporrà delle cifre definitive. Il consuntivo così rettificato andrà sottoposto al Parlamento al più tardi con il messaggio concernente i conti 2018.
A causa degli errori, le eccedenze dei conti federali per il 2017 potrebbero essere riviste al ribasso. I 2,8 miliardi di maggiori introiti annunciati in febbraio dal ministro delle finanze Ueli Maurer dovrebbero essere ridotti di 180 milioni.
La commissione e il DFF concordano sulla necessità che in futuro tali errori vengano evitati. Nonostante ciò, «la contabilità della Confederazione è da ritenersi di livello qualitativamente elevato», scrivono i Servizi del Parlamento.
La CdF è poi ritornata sulla decisione del governo di contabilizzare nel conto di finanziamento un accantonamento di 2 miliardi di franchi per l'imposta preventiva. Il CDF aveva criticato tale disposizione ritenendo che non sia contemplata dall'attuale legislazione sulle finanze della Confederazione. Dopo lunga discussione, la CdF, invece, si è allineata al parere dell'esecutivo.
Malgrado questi problemi e riserve, la commissione ha approvato con 22 voti e due astensioni il consuntivo della Confederazione Svizzera per il 2017. Con 23 voti e una astensione ha anche sostenuto il primo supplemento al budget 2018.