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SVIZZERALa Catena della Solidarietà cerca donazioni per i Rohingya

09.05.18 - 10:21
Sta per iniziare la stagione dei cicloni e dei monsoni e proprio quando è necessario potenziare gli aiuti, i soldi sono terminati
Keystone
La Catena della Solidarietà cerca donazioni per i Rohingya
Sta per iniziare la stagione dei cicloni e dei monsoni e proprio quando è necessario potenziare gli aiuti, i soldi sono terminati

BERNA - A fine agosto 2017, i conflitti armati e i villaggi incendiati hanno costretto oltre mezzo milione di persone della minoranza etnica Rohingya a lasciare il Myanmar alla volta del Bangladesh. Ora una nuova catastrofe minaccia questi profughi: la stagione dei cicloni e dei monsoni. La Catena della Solidarietà lancia un appello alle donazioni.

Prevenire la catastrofe - Le organizzazioni partner della Catena della Solidarietà, che sin dall’inizio della catastrofe dei profughi si impegnano per migliorare le condizioni dei Rohingya, fanno di tutto per minimizzare il più possibile gli eventuali danni di cicloni e monsoni, sul piano umano e materiale. Attualmente stanno rinforzando le abitazioni, svuotano e mettono in sicurezza le latrine e aiutano a trasferire le famiglie in pericolo. Esse si adoperano inoltre per potenziare l’assistenza sanitaria e migliorare la situazione igienica.

Aiuti finanziati finora - Con i 4'507'000 CHF raccolti lo scorso settembre, finora sono stati finanziati 12 progetti di 8 associazioni umanitarie partner. Esse hanno distribuito viveri, utensili da cucina, zanzariere e torce, hanno curato le persone malnutrite, garantito assistenza sanitaria e approvvigionamento idrico, edificato luoghi sicuri per i bambini, costruito latrine, e con il biogas
prodotto, alimentato le cucine, data la mancanza di legna da ardere. Complessivamente, finora 217'789 persone hanno beneficiato di questi aiuti.

Urgente bisogno di denaro - Sta per iniziare la stagione dei cicloni e dei monsoni e proprio quando è necessario potenziare gli aiuti, i soldi della Catena della Solidarietà sono terminati. La Fondazione lancia perciò un nuovo appello alle donazioni a favore dei Rohingya. 

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