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LUCERNA / BETLEMMEUna storia per la Festa della Mamma

07.05.18 - 09:01
Al Caritas Baby Hospital Talia è stata curata nonostante alla nascita pesasse solo 750 grammi. E ora sta bene
Caritas Baby Hospital
Una storia per la Festa della Mamma
Al Caritas Baby Hospital Talia è stata curata nonostante alla nascita pesasse solo 750 grammi. E ora sta bene

BETLEMME - Quando è venuta al mondo, la piccola Talia pesava soltanto 750 grammi. Nessun ospedale di Betlemme voleva accogliere un neonato in quelle condizioni. La prognosi, a causa del peso alla nascita così basso, era decisamente negativa. Ma il Caritas Baby Hospital ha deciso di dare a Talia la possibilità di sopravvivere. E la bambina ce l’ha fatta.

Talia è nata con quasi quattro mesi di anticipo. Per i genitori la conclusione, improvvisa e prematura della gravidanza, ha rappresentato un ulteriore shock nella loro giovane vita. Amal e Ahmed avevano già dovuto superare il trauma di due aborti e quindi temevano di perdere anche il terzo figlio. I coniugi provavano sentimenti contrastanti: paura, felicità, stress, gioia e preoccupazione. Per lei, avevano già un nome, Talia, che significa «rugiada del cielo».

Talia era stata respinta da due ospedali di Betlemme. Le chance di sopravvivenza della piccola prematura, con i suoi 750 grammi di peso, erano state valutate minime. I giovani genitori, disperati, si sono rivolti allora a un terzo ospedale, il Caritas Baby Hospital di Betlemme, l’unico esclusivamente pediatrico di tutta la regione. Lì si è voluto dare una possibilità alla neonata.
Un caso eccezionale per il Caritas Baby Hospital Talia è stata ricoverata immediatamente nel reparto di Terapia intensiva. «Però», ricorda la madre Amal, «i medici non ci promisero nulla. Furono sinceri con noi. Non tentarono di consolarci con parole di circostanza». Al momento del ricovero Talia era minuscola e fragile; la sua pelle era quasi trasparente. Al Caritas Baby Hospital si curano ogni anno oltre 150 prematuri, ma mai prima di allora ne era arrivato uno con un peso così esiguo. «Ma Talia aveva mostrato una “grinta” fin dal primo giorno», racconta la dottoressa Hiyam Marzouqa, primario dell’ospedale. Una volta ricoverata, per Talia sono state decisive le cure mediche specializzate che ha ricevuto. La bambina è rimasta sotto stretta osservazione ventiquattro ore su ventiquattro. «Anche una piccola infezione le sarebbe stata fatale. L’équipe medica e infermieristica, in questo caso, ha superato se stessa. Tutti avevano preso a cuore Talia e i suoi genitori», racconta la dott.ssa Hiyam Marzouqa. «Per tutto questo tempo», ammette la madre Amal, «ho sicuramente fatto ammattire tutti i medici e tutte le infermiere con le mie continue domande sullo stato di salute di mia figlia».

Dopo tre mesi finalmente a casa

Talia è rimasta in cura al Caritas Baby Hospital per 11 settimane, prima che i genitori potessero finalmente portarla a casa. I primi tempi dopo la dimissione, il padre e la madre dormivano addirittura nella sua stanza. Dopo la nascita di Talia, la vita della giovane coppia è cambiata radicalmente. «Ora la nostra vita è più piena», dice Amal. «Sentiamo in maniera molto più forte la nostra responsabilità», commenta il padre Ahmed. 

Segnali più che positivi

La prima visita di controllo nel poliambulatorio dell’ospedale conferma che Talia sta aumentando regolarmente di peso e cresce normalmente.

Il Caritas Baby Hospital in Cisgiordania è finanziato e gestito da Aiuto Bambini Betlemme di Lucerna. Il concetto di cura coinvolge le madri nel processo di guarigione dei loro figli e la struttura dispone di Servizi sociali qualificati. Nel 2017 quasi 50’000 bambini e neonati hanno trovato assistenza sia in ambulatorio che in clinica. Tutti ricevono aiuto, senza distinzione di provenienza sociale o religiosa. Nel Centro di formazione continua dell’Ospedale vengono offerti corsi per dipendenti e per esterni. Solo grazie alle donazioni Aiuto Bambini Betlemme può portare avanti la sua missione.

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