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SAN GALLOIl figlio ha passaporto europeo: resterà in Svizzera

02.05.18 - 12:52
Il caso riguarda una cinese, giunta a Ginevra nel gennaio del 2014 assieme al figlio di due anni, che aveva chiesto un permesso di soggiorno
Keystone
Il figlio ha passaporto europeo: resterà in Svizzera
Il caso riguarda una cinese, giunta a Ginevra nel gennaio del 2014 assieme al figlio di due anni, che aveva chiesto un permesso di soggiorno

SAN GALLO - Un'extracomunitaria può ottenere il soggiorno in Svizzera grazie al passaporto europeo dei figli. Lo ha stabilito il Tribunale amministrativo federale (TAF) annullando una decisione della Segretaria di Stato della migrazione (SEM).

Il caso riguarda una cinese, giunta a Ginevra nel gennaio del 2014 assieme al figlio di due anni, che aveva chiesto un permesso di soggiorno. L'Ufficio ginevrino della migrazione aveva trasmesso a Berna un preavviso favorevole visto che il bambino dispone di un passaporto ungherese, grazie al padre.

La SEM però, nel gennaio del 2017, ha rifiutato di prolungare l'autorizzazione di soggiorno e deciso il rimpatrio. A suo avviso le risorse finanziarie della madre provenivano da un'attività non autorizzata e la sua situazione non impediva un ritorno in Cina o in Ungheria.

Il TAF ha ora annullato questa decisione. I giudici federali, riferendosi a una sentenza della Corte di giustizia europea del 2004, ricordano che il genitore di un bambino con passaporto europeo ha diritto a restare sul territorio di uno Stato membro o di un Paese che ha concluso un accordo di libera circolazione delle persone con l'UE. Vietare il soggiorno alla madre svuoterebbe di senso anche il diritto del bambino, sottolinea il TAF.

Inoltre l'autorizzazione a svolgere un'attività lucrativa concessa dalla autorità ginevrine durante la procedura per ottenere il soggiorno è sufficiente per tener conto delle risorse finanziarie della donna. La corte ritiene che il suo salario sia sufficiente a coprire le spese: la donna non ha mai fatto ricorso agli aiuti sociali e ha risparmiato diverse migliaia di franchi dal suo arrivo in Svizzera.

Il TAF ha quindi approvato la concessione di un'autorizzazione di soggiorno. È ancora possibile il ricorso al Tribunale federale.

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