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BERNALa Catena della Solidarietà risolleva il Nepal

24.04.18 - 10:28
Sono stati impiegati 29 milioni di franchi dei 32 milioni raccolti per ricostruire case e scuole dopo il terremoto di 3 anni fa
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La Catena della Solidarietà risolleva il Nepal
Sono stati impiegati 29 milioni di franchi dei 32 milioni raccolti per ricostruire case e scuole dopo il terremoto di 3 anni fa

BERNA - A tre anni dal terremoto che ha devastato il Nepal, la ricostruzione delle aree colpite prosegue senza sosta. La Catena della Solidarietà attualmente ha utilizzato 29 milioni di franchi dei 32 milioni di fondi raccolti. Finora sono state ricostruite 1760 case e altre 2300 sono in fase di riedificazione.

Gli aiuti da parte dell'associazione hanno inoltre permesso di rimettere in sesto 13 scuole primarie e secondarie e altre 27 sono in corso di ricostruzione, indica la Catena della Solidarietà in una nota odierna, precisando che complessivamente verranno ripristinati 57 edifici scolastici.

La Fondazione intende investire tutte le donazioni raccolte entro la fine del 2019 "per portare aiuto alle popolazioni colpite dal sisma", si legge nel comunicato. Circa un quarto dei fondi è stato utilizzato per l'aiuto d'emergenza nei mesi successivi alla catastrofe. Le organizzazioni non governative (Ong) partner della Catena della Solidarietà hanno provveduto al ripristino di piccoli commerci, al rilancio dell'agricoltura e alla ricostruzione.

I lavori di ripristino hanno portato alla realizzazione di 4 ambulatori medici prefabbricati e di reti di distribuzione dell'acqua potabile per 26 villaggi. Canali d'irrigazione sono stati portati a termine in 5 villaggi, mentre altri 40 sono in fase di costruzione.

Il sisma che ha colpito il Nepal il 25 aprile 2015 e la successiva scossa del 12 maggio hanno raso al suolo oltre mezzo milione di case, migliaia di istituti scolastici e numerosi centri di salute, sconvolgendo la vita di otto milioni di nepalesi, ovvero oltre un quarto della popolazione, ricorda la Fondazione.

La Catena della Solidarietà si impegna affinché la ricostruzione sia condotta in collaborazione con le popolazioni direttamente colpite dalla catastrofe. Uno studio realizzato con i suoi dieci partner svizzeri operativi in Nepal permette di garantire che le popolazioni interessate partecipino ai progetti e siano costantemente informate sulle attività in tale ambito grazie a comitati di utenti, mezzi di informazioni e manifesti esplicativi.

"Bisogna ascoltare la popolazione. Sempre. Le persone coinvolte sono in una posizione migliore rispetto agli operatori umanitari per decidere di quali aiuti hanno bisogno. Dobbiamo comunicare loro cosa intendiamo fare con i soldi che abbiamo raccolto e assicurarci che questo impiego corrisponda sempre a ciò che loro considerano prioritario", rileva David Dandrès, responsabile dei programmi umanitari presso la Catena della Solidarietà, citato nel comunicato.

La Fondazione ha inoltre sviluppato l'applicazione online "Sindupalcheck", che permette di osservare costantemente la progressione della ricostruzione di case realizzate sostenuta da due Ong svizzere. Inoltre in ogni comunità sono stati formati alcuni osservatori per seguire a intervalli regolari l'andamento del programma di ripristino e ricostruzione.

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