Le pressioni di Bruxelles potrebbero convincere Berna ad introdurre presto il nuovo documento. La Svizzera è in ogni caso già pronta
BERNA - Dopo il passaporto biometrico, i cittadini elvetici potrebbero essere presto obbligati ad avere anche una carta d’identità biometrica. Il motivo? Il pressing dell’Unione europea, secondo quanto rivelato dall’Aargauer Zeitung e dal Luzerner Zeitung.
Settimana scorsa, a Strasburgo, la Commissione europea ha presentato un nuovo pacchetto di proposte in materia di sicurezza. Tra queste figura anche l’introduzione di carte d’identità biometriche, un progetto che mira a «contrastare la produzione di documenti fasulli utilizzati da terroristi e criminali per guadagnarsi l’accesso all’Unione Europea attraverso un paese terzo». Se la proposta dovesse entrare in vigore, anche la Svizzera - in qualità di Stato membro dello spazio Schengen - sarebbe obbligata ad introdurre il nuovo documento. Come accadde nel 2010 con il passaporto biometrico, approvato dalla popolazione nel 2009.
Solo un paio di settimane fa, Berna aveva congelato il progetto per l’integrazione di un chip, contenente impronte digitali e foto del soggetto, nelle carte d’identità a partire dal 2021, in quanto le direttive internazionali non lo richiedevano. L’Ufficio federale di polizia ha confermato di aver seguito i lavori della Commissione: «Per ora, solo uno dei 28 paesi dell’UE ha discusso la possibilità di introdurre il documento. Ma non è ancora il caso per lo spazio Schengen», ha precisato il portavoce della Fedpol.
Quando riportato dai due quotidiani, citando il rapporto della commissione, sembra però suggerire un altro scenario. In ogni caso, se l’introduzione della carta biometrica dovesse diventare obbligatoria, la Svizzera sarà pronta. La base giuridica necessaria è infatti già stata istituita per l’introduzione del passaporto. Inoltre, Berna ha già aperto un concordo per la produzione dei chip elettronici necessari.