Il Tribunale federale ha confermato che l'uomo, il quale assieme ai complici chiese 1,2 mio. di franchi per il rilascio del bimbo che all'epoca aveva 8 anni, non verrà rimesso in ibertà
LOSANNA - Il principale autore del rapimento del piccolo Kuvet avvenuto nel 2000 non beneficerà della libertà condizionale. Il Tribunale federale ha confermato la decisione della giustizia zurighese. L'uomo era stato condannato a 20 anni di detenzione nel 2002.
Nel maggio del 2000, assieme a un altro cittadino dell'ex Jugoslavia e a tre ulteriori complici, sequestrò a Zurigo il piccolo Kuvet - che all'epoca aveva 8 anni - chiedendo un riscatto di 1,2 milioni di franchi per il suo rilascio. Lo scolaro rapito, figlio di un albanese che a Zurigo gestiva un'agenzia di viaggi, fu liberato quattro giorni più tardi. La polizia riuscì ad arrestare nei pressi di Lucerna i suoi rapitori e a recuperare i soldi del riscatto. Il principale colpevole era un plurirecidivo di 39 anni, condannato tra le altre cose per rapina qualificata.
Moderato rischio di recidiva - In una sentenza pubblica oggi, il Tribunale federale rileva che i criteri formali per una liberazione condizionale non sono in discussione. Secondo un perito tuttavia sussiste «pur sempre» un moderato rischio di recidiva per quanto riguarda reati contro la vita e l'integrità della persona. Poiché contro l'imputato è stata pronunciata anche un'espulsione a vita dal territorio svizzero, secondo la Corte, risulterebbe difficile annullare la libertà condizionale se il condannato non dovesse comportarsi in modo adeguato.