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ZURIGOUn nuovo jet ambulanza per la Rega

17.04.18 - 13:43
Si tratta del primo dei tre velivoli che completeranno la flotta entro la fine del 2018
Keystone
Un nuovo jet ambulanza per la Rega
Si tratta del primo dei tre velivoli che completeranno la flotta entro la fine del 2018

ZURIGO - Oggi la Guardia aerea svizzera di soccorso Rega ha dato il benvenuto al primo dei suoi nuovi jet ambulanza del tipo Bombardier Challenger 650. Il nuovo jet ambulanza della Rega del tipo Challenger 650 del costruttore canadese Bombardier è atterrato oggi alle 11:20 all'aeroporto di Zurigo. È stato accolto dai pompieri dello scalo zurighese con il tradizionale getto d'acqua ad arco. Il jet con l'immatricolazione HB-JWA è il primo dei tre jet ambulanza che completeranno la flotta Rega entro la fine del 2018.

Per Ernst Kohler, CEO della Rega, la nuova flotta rappresenta un investimento per il futuro: «Il nuovo jet Rega è fra i più moderni aerei ambulanza civili al mondo. Così facendo ci assicuriamo di poter portare aiuto professionale e affidabile alle pazienti e ai pazienti in tutto il mondo anche nei prossimi anni». La Rega porta a termine questo progetto entro i termini previsti e secondo il budget preventivato di 130 milioni di franchi per i tre velivoli.

Challenger 650 - Il Challenger 650 è il successore degli attuali tre jet Rega, i Challenger CL-604, che da sedici anni operano a favore della popolazione svizzera. Nessun altro aereo è stato operativo così a lungo nella storia della Rega. L'arredo interno e l'equipaggiamento medico del jet ambulanza è costruito su misura: nel corso degli ultimi quattro anni, un'equipe di piloti, di esperti del settore medico e di ingegneri della Rega ha sviluppato assieme a specialisti esterni la nuova cabina. Le modifiche si basano non soltanto sull'esperienza acquisita con i CL-604, ma anche con l'esperienza accumulata dalla Rega in quasi 60 anni di attività nel rimpatrio di persone malate o ferite.

Miglioramenti in cabina e nel cockpit - I pazienti beneficeranno non solo di posti più ampi e multifunzionali e di una diminuzione del rumore in cabina, ma anche della più moderna tecnologia di pilotaggio nel cockpit. Grazie ai nuovi strumenti di navigazione e di comunicazione, i piloti possono ad esempio seguire rotte aeree a maggior altitudine sopra l'Atlantico. A causa di una minor resistenza dell'aria ad altitudini elevate, il nuovo jet ambulanza consuma meno cherosene, e ciò ha come conseguenza la riduzione del numero di soste per il rifornimento. «Soprattutto nei voli a lungo raggio potremo rimpatriare i nostri pazienti più rapidamente e più economicamente» dichiara Urs Nagel, capo dei piloti jet Rega. Inoltre un nuovo radar meteo aumenta la sicurezza durante la missione, mentre una camera a infrarossi permette l'avvicinamento ad un numero maggiore di aeroporti anche in caso di scarsa visibilità. È un grosso vantaggio per i piloti Rega che ogni anno raggiungono più di 400 aeroporti diversi in tutto il mondo.

Ogni anno più di 1200 pazienti rimpatriati - Gli equipaggi della Rega riportano in patria pazienti ammalatisi o feritisi all'estero, a bordo dei tre jet ambulanza o tramite voli di linea. Gli equipaggi medici a bordo delle aeroambulanze comprendono sempre al minimo un medico di volo e un'infermiera o un infermiere specializzato in cure intensive. L'anno scorso la Rega ha rimpatriato 1'249 pazienti, di cui 901 a bordo di uno dei suoi tre jet ambulanza. La centrale operativa ha organizzato il trasporto su voli di linea di 348 pazienti, accompagnati da un medico o da un infermiere o un'infermiera specializzata in cure intensive.

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