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BERNAIl Controllo federale delle finanze bacchetta l'Ufficio del materiale storico dell'esercito

05.04.18 - 07:21
I fornitori di servizi non sono incentivati a svolgere il loro compito «in modo efficace ed efficiente», ritiene l'organo di controllo
Keystone
Il Controllo federale delle finanze bacchetta l'Ufficio del materiale storico dell'esercito
I fornitori di servizi non sono incentivati a svolgere il loro compito «in modo efficace ed efficiente», ritiene l'organo di controllo

BERNA - Carri armati dismessi, aerei da combattimento ritirati o vecchie uniformi: la gestione del materiale storico dell'esercito è troppo vasta e caotica. Secondo il Controllo federale delle finanze (CDF) gli accordi con le varie fondazioni sono da risolvere immediatamente per stipularne di nuovi.

L'organo di sorveglianza si è occupato a due riprese, nel 2010 e nel 2013, dell'Ufficio centrale per il materiale storico dell'esercito (UCMSEs) e lamenta che i problemi rivelati all'epoca non sono ancora stati risolti. Lo rileva il CDF in un rapporto pubblicato oggi, aggiungendo che c'è un «ulteriore bisogno di azione».

La collezione di materiale storico dell'esercito costa alla Confederazione almeno 7,4 milioni di franchi. L'ufficio in questione non è tuttavia in grado di indicare precisamente le spese legate al personale, o di gestione, locazione, trasporto e carburante. Non è infatti disponibile un credito specifico in merito.

Stipulare nuovi accordi

L'UCMSEs non è stato in grado di imporsi sufficientemente di fronte ai suoi fornitori di servizi, sostiene l'organo di sorveglianza, aggiungendo che la documentazione di base e le convenzioni stabilite con tre fondazioni e con il Centro equestre nazionale (NPZ) di Berna affievoliscono la posizione dell'ufficio.

Il CDF nel suo rapporto indica che l'UCMSEs rischia di pagare per prestazioni non fornite e mandati inutili. Inoltre non è escluso il rischio di doppioni. I fornitori di servizi non sono incentivati a svolgere il loro compito «in modo efficace ed efficiente», ritiene l'organo di controllo.

Nessun regolamento disciplina le conseguenza in caso di mancata esecuzione o di esecuzione lacunosa di un mandato, così come nel caso di uso improprio o vendita di oggetti. L'ufficio dovrebbe risolvere immediatamente gli accordi esistenti e stabilirne di nuovi con il supporto del servizio legale, ritiene il CDF.

Nel 2017 l'ufficio ha concluso degli accordi sugli obiettivi con ogni fondazione. Il budget è di 3,5 milioni di franchi ma non esiste un meccanismo di incentivi per utilizzare il denaro con parsimonia.

Accumulo di materiale eccessivo

La regolamentazione, secondo il rapporto, rafforza la tendenza a collezionare troppi oggetti senza fare una selezione. È il caso, ad esempio, di alcune vecchie uniformi o dei vecchi mezzi dell'esercito.

Il museo all'aria aperta alla caserma di Thun (BE) dispone inoltre di 38 carri armati. Di questi, 28 non dovrebbero appartenere alla collezione poiché 10 sono di troppo e 18 provengono da eserciti stranieri. Il CDF richiede che venga identificato tutto il materiale in eccesso.

L'accumulo di materiale non è tuttavia l'unico problema. Secondo il CDF i nuovi regolamenti consentono più riparazioni del necessario e la collezione non possiede un'identità forte come richiesto dalla legge. Inoltre manca anche "un concetto" che possa essere coordinato con altri musei e collezioni.
 
 

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