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BERNA«Dei barbari islamisti hanno decapitato la mia ragazza»

27.03.18 - 21:02
Racconto shock in Gran Consiglio ieri. Il deputato del PS Mohamed Hamdaoui ha raccontato una tragica storia personale
PS Berna
«Dei barbari islamisti hanno decapitato la mia ragazza»
Racconto shock in Gran Consiglio ieri. Il deputato del PS Mohamed Hamdaoui ha raccontato una tragica storia personale

BERNA - La riunione del Gran Consiglio del canton Berna di ieri è stata scossa da un racconto personale da parte di Mohamed Hamdaoui (PS). Il tema in discussione era la sorveglianza del contenuto delle prediche degli imam. Il deputato ha raccontato che la sua fidanzata, negli anni Novanta, è stata decapitata in un agguato compiuto dagli estremisti islamici nel suo villaggio, in Algeria.

«Durante una vacanza ho incontrato una ragazza di cui mi sono innamorato, e lei di me - ha spiegato -, come fosse un miracolo. Qualche tempo dopo dei barbari islamisti hanno attaccato il suo villaggio. Lei non indossava il velo e probabilmente era troppo bella e intelligente per loro. Hanno ritrovato solo la sua testa». La tragica storia personale del granconsigliere PS ha colpito molto i presenti. «Mi hanno spezzato il cuore per sempre», ha concluso Hamdauoi, che anche per questo motivo lotta contro l’intolleranza e il fanatismo religioso.

Con una mozione l'UDC ha chiesto un censimento di tutti gli imam del cantone e controlli meticolosi e imperativi nei confronti del contenuto delle loro prediche. L'atto parlamentare era stato presentato sulla scia dello scalpore destato dalla vicenda dell'imam Abu Ramadan a fine estate 2017: i quotidiani Tages Anzeiger e Der Bund avevano accusato il 64enne libico, residente a Nidau e saltuariamente attivo in una moschea della vicina Bienne, di essere un predicatore d'odio.

A inizio marzo il Consiglio di Stato aveva risposto alla mozione spiegando di non volere sottoporre a un controllo sistematico il contenuto delle prediche degli imam attivi nel cantone. Nella risposta il governo cantonale sottolineava che nessuna base legale consente di procedere a simili controlli periodici dei predicatori islamici. Perché si possa intervenire devono per lo meno esserci indizi fondati che lascino presumere una minaccia per la sicurezza interna.

Il Gran Consiglio ieri ha respinto la mozione, sottolineando l'importanza di «non porre le comunità religiose sotto l'ombra del sospetto».

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