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BERNAAutoPostale, la fedpol nomina due esterni per l'inchiesta

13.03.18 - 10:23
La procedura penale amministrativa è stata aperta e ha la priorità sulle altre indagini e audizioni avviate in materia da altre autorità od organismi
Keystone
AutoPostale, la fedpol nomina due esterni per l'inchiesta
La procedura penale amministrativa è stata aperta e ha la priorità sulle altre indagini e audizioni avviate in materia da altre autorità od organismi

BERNA - L'ex giudice federale Hans Mathys è stato incaricato di condurre l'inchiesta penale amministrativa per gli illeciti di AutoPostale, inchiesta che il Consiglio federale ha affidato a fedpol. Sarà affiancato da Pierre Cornu, giudice del Tribunale cantonale di Neuchâtel.

Lo rende noto oggi in un comunicato lo stesso Ufficio federale di polizia (fedpol). Mathys è un esperto di diritto penale e si avvarrà della collaborazione di Cornu «in modo puntuale a seconda delle necessità», si legge nella nota. Entrambi gli inquirenti potranno inoltre contare sul sostegno di una squadra di specialisti di fedpol.

La procedura penale amministrativa è già in atto e ha la priorità sulle altre indagini e audizioni avviate in materia da altre autorità od organismi.

Una procedura penale amministrativa - rileva fedpol - persegue i medesimi obiettivi di una procedura penale ordinaria. Anche in tal caso si applicano il principio della presunzione di innocenza, il principio inquisitorio e il segreto istruttorio.

Tutta la vicenda è venuta allo scoperto il mese scorso, durante una revisione ordinaria dell'Ufficio federale dei trasporti (UFT), che constatò come AutoPostale, tra il 2007 e il 2015, avesse realizzato utili nel traffico regionale viaggiatori grazie a sovvenzioni e li aveva trasferiti verso altri settori. In sostanza: sovvenzioni federali e cantonali ottenute con trucchi contabili. La filiale della Posta si è vista concedere indennizzi per un totale di 78,3 milioni di franchi, che ora rimborserà a Confederazione e Cantoni.

Il procedimento di fedpol è aperto dal 2 marzo: potranno venir pronunciate multe o pene pecuniarie. Se il caso sarà grave al punto da prevedere pene o misure privative della libertà, allora fedpol dovrebbe rimettere il dossier al tribunale penale competente. Per il momento è impossibile valutare la durata del procedimento. Considerando eventuali ricorsi, potrebbero volerci diversi anni.

Altre indagini - Da parte sua, per far luce sulla vicenda, La Posta ha nominato un gruppo di tre esperti esterni. Lo ha reso noto la settimana scorsa il presidente del consiglio di amministrazione della Posta, Urs Schwaller, presentando il bilancio 2017 del "gigante giallo".

Il gruppo di esperti è composto da Kurt Grüter, ex direttore del Controllo federale delle finanze, e dai due professori di diritto Andreas Donatsch e Felix Uhlmann. I tre specialisti affiancheranno l'operato dello studio legale Kellerhals Carrard e del revisore dei conti di Ernst & Young.

Anche l'UFT sta valutando se per gli anni 2016 e 2017 siano state versate ad AutoPostale sovvenzioni in maniera indebita, come ha assicurato la ministra Doris Leduthard ieri durante l'ora delle domande al Nazionale. È stata costituita una sorta di "task force", insieme al Dipartimento federale delle finanze. Dovrà valutare se Schwaller e il consiglio di amministrazione della Posta abbiano svolto la necessaria vigilanza negli ultimi due anni.

Infine, il Controllo federale delle finanze ha previsto una serie di audizioni sui conti del "gigante giallo" e di AutoPostale in particolare, in aprile, nel quadro dell'esame dei rapporti annuali sul raggiungimento degli obiettivi strategici.

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