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BERNA / ITALIAEditori stranieri e prezzi delle riviste: «Sembra che ce ne approfittiamo? Ci spiace»

08.03.18 - 08:00
Berna sta vagliando il dossier. Il distributore svizzero? Può fare un po' quel che vuole: «È l'unico operatore»
Keystone
Editori stranieri e prezzi delle riviste: «Sembra che ce ne approfittiamo? Ci spiace»
Berna sta vagliando il dossier. Il distributore svizzero? Può fare un po' quel che vuole: «È l'unico operatore»

BERNA / ROMA - Un piccolo passo avanti è giunto a inizio settimana: il Consiglio Nazionale ha approvato una mozione che dovrebbe incaricare il Consiglio federale di trovare una soluzione ai prezzi troppo alti delle riviste straniere in Svizzera. A fissarli sono gli editori esteri, assicura il gestore dei chioschi “K Kiosk” Valora, che si rifornisce dal grossista svizzero 7Days Media.

In vista del voto, avevamo contattato sei editori italiani per chiedere loro perché si ostinino a fissare prezzi anche del 170% più alti per il mercato elvetico. A distanza di giorni, solo uno di loro ha risposto: GEDI Gruppo Editoriale che pubblica l’Espresso (3 euro in Italia, 6.60 franchi in Ticino: +90%) e il National Geographic (4,90 euro in Italia, 10.50 franchi in Svizzera: +86%).

«Fissiamo noi il prezzo» - «È vero che il prezzo di vendita viene determinato dall’editore», conferma un portavoce di GEDI. La cifra non è però decisa in base ai costi di logistica di ogni singolo Paese, ma tentando di stabilire «un prezzo medio uniforme» per le vendite fuori dall’Italia. L’importatore svizzero, assicura l'editore, non suggerisce in alcun modo il prezzo di vendita.  

«Sembra che ce ne approfittiamo? Ci dispiace» - La Svizzera non è particolarmente più gabbata di altri, insomma, ma non vi scoccia passare per degli approfittatori? «Dispiace che venga percepito come un abuso - assicura l’editore -, ma di fatto non lo è proprio perché il comparto estero va considerato nel suo insieme e dipende dall’andamento del mercato».

Margine più alto per il distributore svizzero - Vendendo all’estero, del resto, l’editore ha un margine più ridotto. Se in Italia il distributore si prende il 25% del prezzo di copertina defiscalizzato, all'estero si intasca generalmente il 50%, spiega GEDI. In Svizzera «leggermente» di più, precisa.

Un circolo vizioso - E non è tutto: «Valora (7Days), in quanto unico operatore, può chiedere di far fronte ai sempre maggiori costi di trasporto/distribuzione con richieste unilaterali di aumento», afferma l’editore, segnalando una situazione di quasi monopolio già denunciata da Mister Prezzi. Il grossista svizzero, insomma, può aumentare il proprio margine con relativa facilità, costringendo in qualche modo l’editore straniero a tenere alti i prezzi in un circolo vizioso di cui di sicuro non beneficia il consumatore svizzero.

Eventuali contromisure preoccupano - Ma vi preoccupa che il Consiglio federale possa mettere mano alla materia rendendo possibile la vendita delle vostre riviste a prezzi più bassi? «Evidentemente sì», ammette schietto il portavoce.

La mozione approvata dal Consiglio Nazionale passa ora al Consiglio degli Stati.  

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COMMENTI
 

matteo2006 6 anni fa su tio
Chissà quanti posti di lavoro andranno persi con queste riduzioni.

Equalizer 6 anni fa su tio
Se l'articolo indica le parole veramente dette dal portavoce di GEDI, beh questa risposta contiene tutto lo spirito italiano: «Sembra che ce ne approfittiamo? Ci dispiace» - La Svizzera non è particolarmente più GABBATA di altri.......
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