Le leggi europee sarebbero poco chiare, non favorirebbero la sicurezza e renderebbero difficile la vendita di tutta una serie di prodotti: «Siamo pronti al referendum»
BERNA - Gli armaioli, e le armaiole, svizzeri si sono mobilitati in forze su Facebook a suon di slogan, banner e condivisioni. Il motivo? Il rischio che anche la Svizzera - in quanto paese dell'area Schengen - si adegui alle normative dell'Ue sulle armi che, sull'onda dell'emergenza terrorismo, rendono più di difficile l'accesso a tutta una serie di fucili e pistole.
Fra questi attivisti fai-da-te c'è anche Ines Kessler, giovane bernese al terzo anno di apprendistato come armaiola. Il suo urlo battagliero sui social: «Giù le mani dal mio apprendistato», mentre con una mano fa il gesto dello stop e con l'altra protegge gli attrezzi del mestiere.
Intervistata da 20 Minuten spiega: «Non sono contraria alla sicurezza, ci mancherebbe, ma le direttive dell'Unione Europea, in questo senso, non aiutano affatto». La preoccupazione sua, e di altri professionisti della vendita, è che tutta una serie di articoli diventino – di fatto – invendibili: «Bisognerebbe rivedere tutto il magazzino», conferma la giovane che un giorno spera di poter rilevare il negozio paterno.
Particolarmente avvisa a Ines è anche la faccenda legata ai fucili semiautomatici: secondo le misure europee per poterne acquistare uno bisogna dimostrare di fare «regolare attività sportiva», una definizione secondo lei ben poco chiara e gestita male.
Interrogata sulla sua passione per pistole e fucili, lei ha la risposta pronta: ne apprezza la storia e la componente meccanica. Ma sono strumenti di morte? Non si sente in colpa quando ne vende uno? Domande che si trova spesso a fronteggiare, anche nel suo gruppo amici: «Se qualcuno vuole fare qualcosa di illegale di certo non lo farà con un'arma comprata in negozio, se ne procurerà una al mercato nero». In caso queste direttive europee dovessero davvero arrivare in Svizzera? «Siamo pronti al referendum», conferma lei.
Ecco cosa cambierebbe: per quanto riguarda le armi semiautomatiche diventerà vietato il possesso per uso civile di quelle a lunga gittata con caricatori da più di 10 colpi e per quelle a media-corta gittata da più di 20. Una deroga potrà essere concessa, spiega il regolamento europeo, «unicamente dallo Stato membro interessato». Oltre ad avere tutte le carte in regola sarà necessario dimostrare «una pratica consolidata» di tipo sportivo.