Cerca e trova immobili

SVIZZERALe luci di Fasnacht a Basilea, l'ultimo atto del Carnevale

21.02.18 - 18:27
Ancora una volta sono andate in scena le due diverse anime di questa antica festa
Keystone
Le luci di Fasnacht a Basilea, l'ultimo atto del Carnevale
Ancora una volta sono andate in scena le due diverse anime di questa antica festa

BASILEA - A distanza di cinque secoli il Carnevale di Basilea si incarna ancora in due diverse anime, entrambe straordinarie, che emergono dalla netta divisione tra la magia della notte e la gioia del giorno. Se, infatti, la parata notturna, il famoso "Morgenstreich", è il regno delle luci multicolori, le lanterne che squarciano il buio, nel silenzio e nel rigore di una parata musicale a cui i basilesi si preparano per tutto l'anno con grande serietà, la sfilata delle "qlique" che parte una volta giunto il giorno, e prosegue fino a questa sera, è un'esplosione di maschere colorate, scherzi, lazzi che coinvolgono ogni anno 20'000 persone.

Su tutto, il suono dei pifferi, che non lascerà il visitatore nemmeno quando, lontano dalla città, si troverà a fischiettare qualcuna delle marcette ascoltate ininterrottamente.

Per tre giorni la città dell'arte, con i suoi 40 musei nel solo centro cittadino, della farmaceutica, con la sede di due delle più grandi e potenti multinazionali del mondo, e della multiculturalità, con Germania e Francia egualmente vicine al limitare della metropoli, diventa per tutti ed esclusivamente la città del Carnevale, il "Fasnacht", l'ultimo atto del Carnevale europeo, "patrimonio immateriale dell'Unesco", ha ricordato Felix Rudolf von Rohr, uno dei suoi storici organizzatori. "Beh potremmo dire che il nostro è diverso da quello brasiliano perché qui la gente è vestita", ha detto ironicamente Rudolf, ricordando le temperature rigide che complicano non poco la vita dei tanti partecipanti.

Eppure nei tre giorni dell'evento le attività di Basilea sono tutte chiuse proprio per permettere la grande partecipazione che ogni anno si registra, con intere famiglie che si allenano per mesi e mesi a marciare e a suonare pifferi, tamburi e grancasse con abilità da professionisti. Oltre 200 le clique iscritte, dal gruppetto di studenti all'associazione culturale con decine di figuranti, che mettono in scena 14 km di sfilate musicali.

Tutto comincia, anzi ricomincia, dal 1376, il lunedì successivo al mercoledì delle ceneri. Alle 4 del mattino i rintocchi delle campane annunciano il "Morgenstreich" e il centro storico della città si spegne di colpo. Per ore, fino all'alba, le uniche luci saranno le lanterne, alte due metri e più, illuminate dall'interno, e quelle, più piccole, che tutti i partecipanti alla sfilata indossano sul capo o tengono a mano, come una sorta di stendardo. Poi alle 13.30 comincia la sfilata diurna, che da quel momento non si fermerà più fino alla tarda serata del mercoledì, prima inquadrata, e poi disarticolata in mille siparietti nelle piazze e nei vicoli.

Difficile inquadrare le origini, che si perdono nella notte dei tempi. Di certo ancora oggi è una manifestazione che richiama decine di migliaia di persone, svizzeri e turisti stranieri, perché a distanza di secoli, e nonostante il freddo, ha ancora la capacità di scaldare i cuori.
 
 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE