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SVIZZERA / FRANCIAUn "avvocato fantasma" minacciò le accusatrici di Ramadan

20.02.18 - 21:06
Un documento rivela le conversazioni tra una donna e un presunto “consigliere” dell'islamologo: «Le conseguenze saranno drammatiche»
Keystone
Un "avvocato fantasma" minacciò le accusatrici di Ramadan
Un documento rivela le conversazioni tra una donna e un presunto “consigliere” dell'islamologo: «Le conseguenze saranno drammatiche»

PARIGI - Non si placa la polemica attorno all’islamologo svizzero Tariq Ramadan, agli arresti in Francia con l’accusa di violenza sessuale. In un documento risalente al 2012, ricevuto da Le Point, un certo Jean-Pierre Allaman, che si presenta come “consigliere” di Ramadan, fa pressioni su una presunta vittima.

L’islamologo avrebbe intrattenuto una relazione tempestosa con la donna per due anni e nove mesi, dicendole di essere divorziato. Quando, nel 2012, lei minacciava di denunciare ai media il suo comportamento, avrebbe ricevuto una mail dall’avvocato-consigliere. «Ramadan mi ha trasmesso il vostro scambio di SMS ed e-mail dal 1. settembre 2009 - si legge -. Ho creato una raccolta dei messaggi della prima rottura del rapporto da lei voluta, delle minacce, gli insulti e la falsificazione delle sue parole».

Si legge anche di una seconda pausa, per cui Ramadan si sarebbe «scusato 51 volte». Una pausa decisa da lui per «mettere fine a una relazione inappropriata» e per cui avrebbe «chiesto ripetutamente il rispetto della sua decisione e l’accettazione di un rapporto di sola amicizia».

Secondo quanto riferisce Le Point, il “consigliere” usa dei toni minacciosi, parlando addirittura di «conseguenze drammatiche» se la giovane avesse parlato della loro relazione alla stampa. «La tua immagine ne risentirà e le conseguenze saranno drammatiche per te e la tua famiglia - scrive -. Molto più di quanto voi possiate immaginare».

Il mittente, però, resta un “fantasma”. Tale Jean-Pierre Allaman, che pare sia un avvocato, risulta infatti sconosciuto sia in Svizzera che in Francia.

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