
ZURIGO - Dare cibo e acqua a gatti che non sono i propri non è sempre una cosa altruista e amorevole. Soprattutto se quel micio una casa ce l'ha già. Sono fra i 20 e i 30 proprietari di gatti che ogni anno chiedono consiglio all'associazione di ailurofili Katzenfreude Schweiz perché il loro Felix va a mangiare la pappa da altri. In tutta la Svizzera però i casi sono molti di più.
«So che sembra esagerato ma emotivamente sono piccole tragedie», conferma la presidente Manuela Gutemann. Spesso e volentieri gli animali in questione spariscono da casa per giorni e giorni e c'è chi facilmente si mette a pensare al peggio.
L'associazione per la difesa dei diritti degli animali Tier im Recht (Tir) ha trattato l'anno scorso circa 10 casi: «In alcuni casi, i “cibatori” sapevano di essere nel torto ma negavano a viso aperto, a volte cancellavano anche le orme degli animali nella neve», spiega Jeannine Eggler del Tir.
La pratica, in sé, non è illegale ma se viene reiterata può essere considerata interferenza con la proprietà altrui. «C'è chi ha chiamato la polizia e chi invece ha addirittura traslocato», conferma Gutemann.
Ma la colpa non è sempre altrui: «Alcuni animali cercano nuove compagnie semplicemente perché a casa si annoiano e non hanno stimoli», conclude Martin Schybli della Protezione svizzera degli animali (Psa).
Cogli il sarcasmo. Volevo rimarcare che i proprietari dei gatti non dovrebbero lamentarsi che il proprio gatto vada a farsi nutrire da un'altra persona. Il guinzaglio l'ho proposto perchè li vedo sempre in vendita nei negozi per animali, e a questo punto mi chiedo perchè non farli utilizzare. Comunque conosco persone che tengono il gatto in casa fin da piccoli, e non hanno alcun problema a riguardo (non cerca nemmeno di scappare). Chiaro che se lasci libertà totale fin dall'inizio, l'animale non vorrà più restare confinato in casa. In tanti vogliono l'animale domestico, ma poi non sono in grado di addestrarlo per il quieto vivere di vicinato, anche se i "padroni" dicono il contrario (p.es il "padrone" di piccoli cani che risultano molesti alla milionesima volta che abbaiano alla foglia sospinta dal vento).