BERNAEccedenze della Confederazione: «Abbassare le tasse sarebbe la cosa più giusta»

BERNA - La Svizzera, o meglio, la Confederazione nuota nell’oro. Mercoledì il capo del Dipartimento federale delle finanze Ueli Maurer ha infatti annunciato un’eccedenza di 2,8 miliardi di franchi sui conti del 2017. A preventivo ci si aspettava un deficit di 250 milioni di franchi. Soldi che avanzano, insomma, e che molti politici che si occupano di finanze non vogliono più continuare a mettere in cascina.

Ridurre premi di cassa malati e pigioni - «È ora che il cittadino tragga vantaggio dalle eccedenze», dichiara la consigliera nazionale Ursula Schneider Schüttel. La socialista sta preparando un intervento parlamentare che permetta di utilizzare «meglio» le eccedenze rispetto a farle confluire nella riduzione del debito come fatto negli ultimi anni: «Quei soldi potrebbero appianare i problemi urgenti degli svizzeri», assicura.

Schneider Schüttel sostiene in particolar modo l’idea di investirli nei sussidi di cassa malati e nella costruzione di alloggi di pubblica utilità: «I premi che aumentano e le pigioni alte sono fra le maggiori preoccupazioni dei cittadini», sostiene. I soldi, inoltre, potrebbero essere utilizzati per la previdenza vecchiaia. «Non metterebbe il fondo dell’Avs in sicurezza, ma permetterebbero di ridurre le perdite», assicura Schneider Schüttel.

Altre possibilità da discutere sono l’impiego delle eccedenze per la creazione di un congedo di paternità, per gli asili nido e per la cooperazione allo sviluppo: «Oggi in molti luoghi ci sono focolai di guerra com in Siria. È quindi urgente e necessario investire nelle zone di guerra», conclude.

Abbassare le imposte - Anche i partiti borghesi hanno dei piani concreti. Per il consigliere nazionale UDC Franz Grüter è chiaro: «Lo Stato ha incassato troppo quindi deve dare indietro dei soldi al cittadino», dichiara. Le imposte, sottolinea, sono un motivo di arrabbiature ricorrenti: «La cosa più giusta sarebbe quindi compensare l’eccedenza per mezzo di un abbassamento delle tasse», spiega.

In considerazione della minaccia terroristica Grüter investirebbe poi una parte dell’eccedenza nella sicurezza informatica e nel Servizio delle attività informative della Confederazione. Oltre a questi punti, il democentrista non vede altre necessità di finanziamento: «Il nostro Stato funziona. Qui non abbiamo situazioni come in Congo», conclude.