Cerca e trova immobili

SVIZZERAI giornalisti dell’ats tornano al lavoro

02.02.18 - 15:52
Lo sciopero della redazione, che durava da martedì, è stato «sospeso, ma non è terminato»
Keystone
I giornalisti dell’ats tornano al lavoro
Lo sciopero della redazione, che durava da martedì, è stato «sospeso, ma non è terminato»

BERNA - Lo sciopero dell'Ats è stato sospeso. Lo annuncia la stessa redazione tramite l'account Twitter Inside Sda/Ats. I giornalisti, riuniti oggi in assemblea, hanno ripreso i lavori nel pomeriggio.

«Lo sciopero non è terminato, ma sospeso», ha sottolineato il sindacato Impressum in un comunicato. La redazione si riserva il diritto di riprendere la protesta se il consiglio d'amministrazione (cda) non entrerà in materia "in maniera soddisfacente" sulle rivendicazioni.

La ripresa del lavoro è stato votata a grande maggioranza durante l'assemblea odierna, che si è svolta alla presenza della quasi totalità dei giornalisti, secondo la nota.

Lo sciopero era iniziato lo scorso martedì mattina. Un incontro ha avuto luogo ieri fra una delegazione della commissione di redazione e una rappresentanza del cda, composta dal presidente Heinrich Coninx, dal vice Hanspeter Lebrument, da Matthias Hagemann e dal CEO Markus Schwab, aveva reso noto ieri Syndicom.

L'incontro si è svolto in un ambiente «rispettoso e costruttivo» e, secondo i rappresentanti del personale, il cda si è detto pronto a intavolare negoziati nelle prossime settimane con la redazione e con i sindacati.

La redazione ha accolto positivamente l'offerta di negoziato da parte del cda, ma sottolinea che "la lotta non è terminata, poiché gli obiettivi principali non sono ancora stati raggiunti". Uno di questi è la sospensione dei licenziamenti. Gli incontri coi vertici cominceranno il 13 febbraio.

I giornalisti dell'agenzia di stampa contestano l'ampiezza e la rapidità d'attuazione della ristrutturazione, che prevede il taglio di 36 posti di lavoro nella redazione su un totale di 150. L'Ats ha annunciato perdite di 3,1 milioni di franchi per il 2018, oltre a un disavanzo di 1 milione per il 2017.

Fra i punti caldi vi è un abbassamento delle tariffe e l'abbandono di determinati servizi. Secondo la direzione, le perdite sono strutturali e rendono la ristrutturazione inevitabile. Uno sciopero d'avvertimento durato tre ore era stato condotto il martedì della scorsa settimana.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 
NOTIZIE PIÙ LETTE