Cerca e trova immobili

VAUDAl volante ubriaca, eccessive le condizioni per restituirle la patente

24.01.18 - 15:44
Il Tribunale federale ritiene ingiustificati le condizioni particolari a cui la donna è stata sottoposta nell'anno successivo al ritiro
Keystone
Al volante ubriaca, eccessive le condizioni per restituirle la patente
Il Tribunale federale ritiene ingiustificati le condizioni particolari a cui la donna è stata sottoposta nell'anno successivo al ritiro

LOSANNA - Il Tribunale federale (TF) ritiene ingiustificati i controlli imposti ad un'automobilista, punita con il ritiro della patente per essersi messa al volante ubriaca. Dalle circostanze del caso non è lecito dedurre che la donna sia dipendente dall'alcol, sottolineano i giudici.

Il 25 giugno 2016 verso le 23, l'automobilista aveva centrato un'altra vettura mentre usciva dal parcheggio di un ristorante a Münchenbuchsee (BE). Dopo averle riscontrato un tasso di alcolemia situato fra 1,7 e 2,47 per mille, la polizia le aveva ritirato la patente con effetto immediato.

L'ufficio della circolazione aveva deciso successivamente di vietare alla donna di guidare per quattro mesi e, sulla base di una perizia, di condizionare la restituzione della patente all'impegno, da osservare per un anno, di non mettersi al volante dopo aver consumato bevande alcoliche.

All'automobilista era inoltre stato intimato l'obbligo di sottoporsi ogni sei mesi ad un'analisi dei capelli, allo scopo di verificare un consumo di alcol "socialmente responsabile".

La donna aveva tentato invano di ottenere presso le autorità bernesi la revoca di queste misure. Il TF ammette invece il suo ricorso in una sentenza pubblicata oggi, giudicando poco convincente la perizia sfociata nei controlli imposti alla donna.

Quest'ultima aveva indicato durante i colloqui con la specialista di aver aumentato il consumo di alcol in un precedente periodo lavorativo, ma di averlo diminuito massicciamente dal 2012, con il cambiamento di datore di lavoro, riservando l'assunzione di bevande alcoliche ai fine settimana e alle feste.

La donna ha inoltre dichiarato di aver riflettuto sui motivi per i quali si era messa al volante la sera del 25 giugno 2016 nonostante fosse ubriaca: all'epoca - ha spiegato - era sotto pressione a causa di orari di lavoro da 13-14 ore al giorno, viveva un periodo difficile con il compagno, alla madre era stato riscontrato un tumore e una settimana prima aveva partecipato al funerale di un amico.

I giudici di Losanna hanno tenuto conto del fatto che la donna non ha banalizzato il suo consumo di alcol, nonché della decisione, presa volontariamente, di astenersi dal bere qualsiasi bevanda alcolica dal giorno dell'incidente. Eccettuato quest'ultimo - ha rilevato la Corte - nessun elemento consente di determinare perché l'esperta abbia voluto sottoporre la donna a condizioni particolari.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

tip75 6 anni fa su tio
l intervallo di ebrieta mi pare un tantino elastico:o era 1.7 o era 2.47 o no??? l ebrezza va punita, poi vabbè un tantino eccessivo e chissà quanti costi inutili

skorpio 6 anni fa su tio
Quando ammazzerà qcuno anche i giudici capiranno...

Nicklugano 6 anni fa su tio
Evidentemente in altri cantoni non hanno ancora inventato INGRADO e soci...
NOTIZIE PIÙ LETTE