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ZURIGORipartire i profughi nei vari cantoni a seconda delle opportunità di lavoro

18.01.18 - 20:00
L'algoritmo sviluppato dal Poli di Zurigo si prefigge di stabilire, sulla base delle caratteristiche individuali dei singoli migranti, quali cantoni offrono maggiore possibilità di impiego
Ti Press
Ripartire i profughi nei vari cantoni a seconda delle opportunità di lavoro
L'algoritmo sviluppato dal Poli di Zurigo si prefigge di stabilire, sulla base delle caratteristiche individuali dei singoli migranti, quali cantoni offrono maggiore possibilità di impiego

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ZURIGO - Un algoritmo che permette di ripartire i profughi nei vari cantoni sulla base delle opportunità di trovare lavoro. Lo hanno sviluppato ricercatori in scienze politiche dell'ETH di Zurigo in collaborazione con l'Università di Stanford.

Attualmente soltanto il 15% dei migranti in Svizzera da tre anni trovano un lavoro. I ricercatori che hanno sviluppato l'algoritmo hanno calcolato che il tasso di occupati potrebbe salire fino al 26% se nella ripartizione fra i cantoni si tenesse conto anche dei criteri legati all'integrazione sul mercato del lavoro.

Il problema è che i richiedenti asilo e i rifugiati ammessi provvisoriamente hanno la possibilità di cercare un lavoro, ma soltanto nel cantone al quale vengono assegnati dalla Confederazione. Questa ripartizione viene decisa in base al numero di abitanti di un cantone e in modo da garantire un'equa ripartizione delle varie nazionalità, si legge in una nota del Politecnico federale di Zurigo (ETH).

Il nuovo algoritmo si prefigge di stabilire, sulla base delle caratteristiche individuali dei singoli migranti - come ad esempio l'età, la provenienza e le lingue parlate - quali cantoni offrono maggiori possibilità di trovare un lavoro. L'algoritmo utilizza i dati già a disposizione della Segreteria di Stato della migrazione (SEM) e tiene inoltre conto di criteri come la regione linguistica, la presenza sul territorio di reti delle etnie interessate e i bisogni di manodopera nel settore agricolo.

I richiedenti asilo provenienti dall'Iraq avrebbero ad esempio buone chance di trovare un lavoro nei cantoni di Vaud o Zurigo. Quelli che parlano francese avrebbero opportunità ancora maggiori nel canton Vaud. Gli stessi due cantoni offrono inoltre possibilità d'impiego relativamente buone anche per le donne dello Sri Lanka, perché in entrambe le regioni vivono comunità piuttosto importanti di srilankesi.

Dominik Hangartner, professore di analisi politica all'ETH e responsabile della ricerca per la parte svizzera, ritiene che l'algoritmo è pronto per essere testato nella pratica. «Potrebbe essere facilmente implementato nelle procedure di ripartizione fra i cantoni» e potrebbe essere facilmente adattato in caso di cambiamenti delle condizioni quadro e del mercato del lavoro.

Aumentare le opportunità lavorative dei rifugiati significa in definitiva ridurre i costi a carico di Confederazione, cantoni e comuni, fa notare il professore.

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