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VAUDAssegni familiari versati direttamente al genitore che ha la custodia

11.01.18 - 12:00
Il Tribunale federale lo ha precisato nel caso di un padre che si rifiutava di consegnare i soldi all'ex moglie
Keystone
Assegni familiari versati direttamente al genitore che ha la custodia
Il Tribunale federale lo ha precisato nel caso di un padre che si rifiutava di consegnare i soldi all'ex moglie

LOSANNA - Quando il genitore che ne beneficia non li trasmette, gli assegni familiari possono essere versati direttamente al genitore a cui è affidata la custodia dei figli. Lo precisa il Tribunale federale (TF) nei riguardi di un padre che ha rifiutato di consegnare gli assegni all'ex moglie.

La coppia, con due figli minori, abita in Francia. La donna ha chiesto al datore di lavoro svizzero dell'ex coniuge di poter beneficiare direttamente degli assegni familiari perché il padre, al quale sono versati, rifiuta di trasmetterli affermando che la donna non li utilizza per coprire le necessità dei figli.

La cassa patronale di compensazione ha accettato la richiesta, ma è stata sconfessata dal Tribunale delle assicurazioni di Basilea-Città, secondo cui è necessario verificare in primo luogo le affermazioni del padre. Secondo costui, gli assegni familiari dovrebbero consentire ai figli di riprendere attività quali lo sci di fondo o la vela e di poter beneficiare di un sostegno scolastico.

Secondo i giudici federali, un'inchiesta sulla reale utilizzazione degli assegni comporterebbe un investimento sproporzionato: in questo caso particolare - rilevano - per interrogare eventuali testimoni sarebbe necessario richiedere l'assistenza giudiziaria alla Francia.

Dando ragione alla cassa di compensazione e all'Ufficio federale delle assicurazioni sociali, il TF ritiene che il versamento diretto degli assegni per i figli debba essere autorizzato se la persona alla quale sono destinati - il genitore cui spetta la custodia - dimostra che il denaro non le è stato trasmesso.

Eventuali ricerche riguardo all'utilizzazione degli assegni incomberebbero alle autorità di protezione del bambino e non alla cassa di compensazione, precisano i giudici.

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