L'uomo, che la tradiva, aveva impostato la stessa password dell'account che avevano in comune. La sua "intrusione" è punibile per legge
AARAU - Era il suo incubo e si è realizzato: il marito la tradiva e lei l’ha scoperto. Ma quello che è accaduto dopo è ancora più singolare. La donna è infatti stata condannata per avere spiato le e-mail del coniuge fedifrago.
La storia è riportata dall’Argauer Zeitung. La donna ha usato la password dell’account che aveva in comune con il marito per entrare in quello privato, scoprendo che coincidevano. In questo modo è venuta a conoscenza delle «diverse relazioni» extraconiugali che lui aveva intrattenuto. Smascherati i tradimenti, i due si sono separati e lui se n’è andato di casa. «Da quel giorno non abbiamo più parlato, non mi fidavo più di lui», ha raccontato.
L'uomo, però, non ha gradito la palese violazione della sua privacy e ha cercato giustizia. Sua moglie è così stata condannata nel febbraio di quest’anno a una multa di 9’900 franchi, comprensiva delle spese per le indagini e quelle legali. L’accusa? Avere ripetutamente e deliberatamente violato il sistema informatico di un’altra persona. La donna ha anche più volte scaricato allegati e immagini dall’account del marito.
L’avvocato difensore ha chiesto l’annullamento della pena, considerato che la sua assistita non è un’hacker. L’account non era infatti dotato di speciale protezione. Il presidente della corte, tuttavia, ha confermato la condanna commutandola a 1'500 franchi più 300 di multa.
L'intrusione della donna nell'account del marito è infatti punibile per legge, benché si trovi in una "zona grigia". Questa non è però stata considerata “criminale” in quanto l’operazione è stata facilitata dalla corrispondenza della password con quella dell’indirizzo che moglie e marito avevano in comune.