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BERNANegoziati salariali «insufficienti»

18.12.17 - 15:06
Giudizio negativo da parte di Travail.Suisse in ottica 2018
archivio Tipress
Negoziati salariali «insufficienti»
Giudizio negativo da parte di Travail.Suisse in ottica 2018

BERNA - Travail.Suisse giudica insufficienti i risultati dei negoziati salariali per il 2018. Stando all'organizzazione sindacale i lavoratori - che hanno ottenuto aumenti di stipendio compresi soltanto tra lo 0,5 e l'1% - devono beneficiare maggiormente della ripresa economica.

«Manteniamo il nostro obiettivo di una crescita salariale del 2% annunciata in agosto. È vero tuttavia che le trattative sono difficili e sono cominciate male», ha dichiarato oggi a Berna Gabriel Fischer, responsabile della politica economica presso Travail.Suisse.

A suo avviso, nonostante si preveda un incremento del prodotto interno lordo (PIL) svizzero del 2,4%, «i dipendenti non ne raccoglieranno i frutti», ha aggiunto Fischer. Oltre ad alcune situazioni di blocco salariale, gli stipendi aumenteranno soltanto in una forbice compresa tra lo 0,5 e l'1%.

La federazione sindacale, erede della tradizione cristiano sociale, deplora il fatto che «dalla presentazione delle rivendicazioni salariali nell'agosto scorso, le prospettive economiche sono migliorate, con un indebolimento del franco».

Con un aumento dello 0,5-1% i lavoratori non avranno praticamente più soldi in tasca nel 2018, visto il rincaro generale e la progressione dei premi malattia, ha spiegato Fischer.

Stando al presidente del sindacato dei servizi pubblici Transfair Stefan Müller-Altermatt, le aziende hanno pur sempre realizzato utili negli ultimi anni. A suo avviso, «il personale deve approfittare dell'aumento della produttività».

Settori delle costruzioni e industriale - Secondo il sindacato interprofessionale Syna, la situazione nel settore principale delle costruzioni è particolarmente insoddisfacente. «Per la quarta volta consecutiva, non vi sarà alcun accordo salariale. Questi segnali sono tutt'altro che incoraggianti in vista dei nuovi negoziati nazionali previsti nel 2018», ha osservato il presidente di Syna Arno Kerst.

A livello industriale i dipendenti sono preoccupati, poiché si trovano sotto la minaccia di eventuali licenziamenti, ha aggiunto Kerst. «Notizie allarmanti come quelle riguardanti la soppressione di 1400 posti presso General Electric (GE) o il taglio di 500 impieghi in maggio presso Novartis sono inoltre particolarmente irritanti, poiché si tratta di imprese estremamente redditizie».

Transfair punta il dito anche contro il Consiglio federale. La sua proposta di «legare le misure compensatorie per i fondi pensionistici alla rinuncia di provvedimenti salariali nell'amministrazione federale costituisce un peccato originale».

Notizie positive - Tra le notizie positive, secondo Travail.Suisse, v'è da segnalare gli effetti prodotti sui salari nell'industria e nell'artigianato grazie all'atteggiamento combattivo dei sindacati. Nell'industria orologiera, ad esempio, la crescita degli stipendi sarà dello 0,5%.

Ma ciò non basta: qualora l'inflazione aumentasse ancora, gli incrementi salariali generali dovranno essere più importanti per mantenere il potere d'acquisto dei lavoratori, ha aggiunto l'organizzazione sindacale.

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