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GRIGIONI4 uffici postali già chiusi nei Grigioni

29.11.17 - 08:15
L'ultimo in ordine di tempo è stato quello di Vals, che secondo il Gigante Giallo rientrava tra i 20 "da verficare". Gli altri sono quelli di Tomils, Obersaxen, Versam
Keystone
l'ex ufficio postale di Obersaxen.
l'ex ufficio postale di Obersaxen.
4 uffici postali già chiusi nei Grigioni
L'ultimo in ordine di tempo è stato quello di Vals, che secondo il Gigante Giallo rientrava tra i 20 "da verficare". Gli altri sono quelli di Tomils, Obersaxen, Versam

COIRA - Dal 20 novembre anche l'ufficio postale di Vals (GR), che rientrava tra i 20 "da verificare" sul territorio grigionese, è stato rimpiazzato dalla nuova «filiale in partenariato». Salgono così a 4 gli uffici postali «sostituiti», ma di fatto chiusi nei Grigioni. Si tratta di Tomils, Obersaxen, Versam e appunto Vals.

Sono inoltre già stati avviati i colloqui con le autorità di altri quattro Comuni per decidere il destino delle rispettive filiali postali, ovvero Silvaplana, Santa Maria Val Müstair e recentemente anche Laax e Bivio, località nelle quali, ci tiene a precisare La Posta, «nessuna decisione è ancora stata presa».

Filiali in verifica = chiusura certa? - Secondo il sindacato dei media e della comunicazione Syndicom, la tendenza per le filiali "da verificare" è quella di favorire la chiusura: "ad oggi, tutti gli uffici postali controllati tra quelli di questa categoria sono stati chiusi - dichiara all'ats Roland Lamprecht, segretario generale del sindacato - e convertiti in filiali partner o porta a porta".

«Non si tratta affatto di sostituire in ogni caso una filiale della Posta con un modello alternativo - ribatte Nadia Crivelli, responsabile comunicazione Sud, su richiesta dell'ats - ma se in una determinata ubicazione è chiaro che, sulla base dell'andamento della domanda, mancano i presupposti per una filiale propria con orari di apertura a misura di cliente, allora l'alternativa di una filiale in partenariato è la soluzione privilegiata».

Oltre a sostituire gli uffici chiusi con filiali partner, la Posta attiverà contemporaneamente fino a 10 ulteriori «punti di accesso ai servizi postali» in luoghi strategici per gli utenti, che comprenderanno luoghi di ritiro e di consegna, nonché sportelli automatici My Post 24. In questo modo sul territorio grigionese ci saranno nel 2020 tra 279 e 286 punti di accesso ai servizi postali, quindi più degli attuali 276, ma secondo Syndicom si tratta di «servizi qualitativamente inferiori e con l'aggravante di una discutibile osservanza del segreto postale per la popolazione».

Posti di lavoro a rischio - Per quanto riguarda eventuali posti di lavoro in pericolo in seguito alle chiusure-sostituzioni, «la Posta si assume la propria responsabilità sociale cercando soluzioni adeguate per il personale interessato e curando attivamente il dialogo con le parti», spiega Crivelli. Nel caso specifico dei Grigioni si possono fare le prime valutazioni sui primi casi concreti: «Le trasformazioni delle filiali di Vals, Tomils, Obersaxen e Versam hanno interessato complessivamente 5 collaboratrici/collaboratori: per quattro di loro è stata identificata una soluzione, mentre per una collaboratrice si sta cercando la migliore possibile».

Sarebbe fuorviante, aggiunge Crivelli, esprimersi in termini di «perdita di posti di lavoro» e formulare cifre al riguardo, in quanto «le due dozzine di posti di lavoro di cui si parla si riferiscono ad impieghi al 100% nelle sedi postali definite da verificare per il Canton Grigioni ed è attualmente prematuro indicare quale sarà l'esito delle trattative con tutti i Comuni coinvolti, quale forma avrà il servizio in quale località, e di conseguenza quanti saranno gli impieghi per i quali cercare la migliore soluzione possibile per ogni singolo collaboratore».

Secondo Lamprecht i posti di lavoro interessati nelle 20 filiali grigionesi in verifica sarebbero molti di più, circa 80, compresi tutti i dipendenti a tempo parziale, per i quali il sindacato dà per scontato che l'azienda non abbia alternative pronte e che finiranno nel piano sociale dell'azienda. A livello nazionale, aggiunge Lamprecht, «se tutti gli uffici postali nella lista di quelli da verificare venissero chiusi sarebbero 465, ne rimarrebbero quindi 765, meno degli 8-900 assicurati dall'azienda».

Il segretario ricorda poi, quale esempio per altri governi cantonali, che Uri, grazie all'impegno di esecutivo e Comuni, è riuscito a difendere con successo il proprio servizio postale, «congelando» i piani di ristrutturazione della Posta che non potrà più chiudere filiali fino a nuovo avviso, almeno finché non sarà chiaro se la legge sulla posta, pendente presso il Parlamento federale, verrà modificata.

Per quanto riguarda i Grigioni, le filiali garantite fino al 2020 sul territorio cantonale sono 32, cosa succederà dopo è ancora tutto da vedere: «Attualmente non esistono ulteriori pianificazioni. Solo alla fine del 2019, dopo una completa analisi di tutti gli indicatori importanti, sarà possibile trarre conclusioni e valutare i passi futuri».
 
 

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