La Consigliera federale Simonetta Sommaruga ha fornito in conferenza stampa informazioni sulle misure da introdurre nel diritto penale e civile per aiutare le vittime di violenza e stalking
BERNA - Il Consiglio federale ha proposto oggi di introdurre delle nuove misure nel diritto penale e civile per aumentare la protezione delle vittime di violenza domestica e stalking.
Simonetta Sommaruga - che ha prestato servizio notturno in un centro di accoglienza per le vittime di violenza domestica negli anni Ottanta a Friburgo - ha descritto in conferenza stampa le principali misure per combattere «questi fenomeni che negli ultimi anni non sono affatto diminuiti».
Le cifre - Nel 2016 sono stati commessi 17’685 reati di violenza domestica. Un aumento del 2% rispetto all’anno prima, del 13% rispetto al 2014. «È una situazione insostenibile», ha commentato la Consigliera federale.
Questa situazione ha portato alla morte di 18 donne e un bambino nel 2016 e a 52 tentativi di omicidio.
Il braccialetto - La novità più rilevante è l’introduzione di un metodo di sorveglianza elettronica per le persone potenzialmente violente. Attualmente non è infatti possibile determinare se la persona ha violato il divieto di avvicinamento a qualcuno o alla sua abitazione. Con il braccialetto (o la cavigliera) geolocalizzata saranno presenti delle prove da utilizzare contro l’autore che è tornato a più riprese nei pressi della vittima.
Il costo del braccialetto sarà a carico della persona che la indossa. Una misura che aiuta a controllare i responsabili di violenza o stalking.
La decisione del procuratore - Oggi è possibile procedere penalmente solo se è la vittima a denunciare la violenza. Secondo Simonetta Sommaruga «la decisione di proseguire penalmente non dovrebbe dipendere solo dalla sua volontà, perché può essere sottoposta a pressione e minacce. In futuro il procuratore potrà decidere diversamente se ritiene che ciò possa migliorare la situazione della vittima».
Tutelata la vittima - Per eliminare ulteriori ostacoli a livello civile, il Consiglio federale propone che le spese processuali non siano più addossate alle vittime. Il giudice comunicherà inoltre la sua decisione a tutti i servizi competenti per la protezione o l'esecuzione delle misure, in modo da migliorare il loro coordinamento.
La sospensione del procedimento nei confronti di una persona violenza sarà decisa solo se migliorerà la situazione della vittima. Non sarà ammessa in caso di sospetta recidiva nel rapporto di coppia. L'autorità avrà inoltre la facoltà di obbligare l'imputato a seguire un programma rieducativo contro la violenza.
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