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SVIZZERAImposta federale, aumento compensato dagli sgravi (per quasi tutti)

06.09.17 - 12:14
Imposta federale, aumento compensato dagli sgravi (per quasi tutti)

BERNA - Per la maggior parte della popolazione, la "progressione reale" dell'Imposta federale diretta (IFD) è stata compensata tramite riforme fiscali. Sono solo le persone non coniugate e le coppie sposate monoreddito senza figli benestanti (reddito compreso tra 100'000 e 300'000 franchi) le categorie che hanno visto il loro onere fiscale aumentare.

Questi dati emergono da un rapporto adottato oggi dal Consiglio federale in adempimento a un postulato del gruppo PLR. Secondo i liberali-radicali, la crescita economica non deve penalizzare i contribuenti da un punto di vista fiscale.

L'espressione "progressione reale", chiamata anche "progressione a caldo", designa il fenomeno in base al quale, in caso di crescita economica reale generale, i contribuenti finiscono per ritrovarsi in una categoria di reddito tassata maggiormente.

Contrariamente alla "progressione a freddo" - aumento del reddito imponibile per via di aumenti salariali concessi a causa dell'inflazione -, quella reale non è direttamente compensata. Malgrado ciò, grazie a riforme fiscali, le coppie sposate con figli e quelli con doppio reddito, anche nella fasce di reddito più elevate, hanno conosciuto una diminuzione dell'onere fiscale.

Se si decidesse di compensare la "progressione reale" dell'IFD anche per coloro che non hanno beneficiato degli sgravi, le entrate dell'Imposta federale diretta per il 2015 diminuirebbero di circa 450 milioni di franchi, pari al 4,3% del totale degli introiti.

Se però come avviene con la "progressione a freddo" la compensazione della "progressione reale" venisse concessa a tutti i contribuenti, quindi anche a quelli che hanno beneficiato di sgravi, i mancati introiti per l'erario sarebbero di gran lunga maggiori.

Per il futuro, una delle ipotesi potrebbe essere di rinunciare a sgravi fiscali per compensare automaticamente la "progressione reale". La rinuncia alle aliquote progressive dell'IFD non è invece giudicata realistica dal governo.

Se venisse introdotta la "progressione reale", il margine di manovra per ulteriori riforme fiscali sarebbe però ridotto. "La risposta alla domanda se occorra preferire riforme fiscali a una correzione automatica degli effetti della "progressione reale" dipende dalla maniera in cui si concepisce lo Stato", sottolinea l'esecutivo nel rapporto.

Secondo il governo, la "progressione reale" ha un effetto stabilizzatore sul ciclo congiunturale. La sua soppressione genererebbe solo pochi effetti positivi. Ciò è in parte dovuto al fatto che la partecipazione al mercato del lavoro, in particolare degli uomini, reagisce in modo poco elastico alle modifiche salariali.

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