Si stima il 75% in meno nel Continente europeo. E in Svizzera? Molte le specie a rischio e diverse già estinte, e la colpa è anche dei pesticidi
ZURIGO - In montagna non si sentono più i grilli, i maggiolini sono diventati dei fantasmi e le lucciole quando le avete viste l'ultima volta?
L'allarme arriva dalla Germania, più precisamente dall'Associazione entomologica di Krefeld, ma si tratterebbe - scrive la Nzz am Sonntag - di un'emergenza reale anche alle nostre latitudini. Di che stiamo parlando? Di insetti e di biodiversità, stando alle ultime ricerche infatti più di tre quarti della popolazione da sei zampe (e più) in Europa sarebbe scomparsa.
I dati, recentemente diffusi dall'associazione tedesca che li raccoglie dal 1905, fanno riferimento al 2013. Per quanto riguarda la Svizzera però le cifre a disposizione non sono sufficienti a evidenziare una qualsivoglia tendenza. Il motivo? Le misurazioni sono iniziate 15 anni fa «è ancora troppo presto», commenta l'Ufam, «per un monitoraggio completo ci vuole circa mezzo secolo». Delle 22'300 specie autoctone la confederazione nel 2016 ne ha studiate 2¦774, di queste il 40% sono sulla lista rossa, il 13% a rischio e il 5% è già scomparso.
La colpa? Delle monoculture ma anche dell'utilizzo sempre più massiccio di pesticidi.