«Una banca dati unificata permetterebbe di lottare compatti». Le aziende regionali, però, non ci sentono
BERNA - Nel 2016 sono state 430mila le persone sorprese senza un titolo di trasporto valido sui treni delle FFS. Il fenomeno determinerebbe perdite nell’ordine delle decine di milioni di franchi per le ferrovie.
«Questo determina un danno per le aziende di trasporti ed è sbagliato», commenta il portavoce dell’ex regia federale Oliver Dischoe. A suo avviso, una banca dati nazionale potrebbe aiutare a contrastare il fenomeno di chi viaggia senza biglietto. Al momento i passeggeri restii a mettere mano al portafoglio vengono segnalati in diversi registri regionali che non sono collegati fra loro. Chi viene beccato senza biglietto su un tram di Zurigo e poi va a prendere un treno per Berna sempre senza un titolo di viaggio valido non risulta recidivo. «Grazie a una banca dati unificata il settore potrebbe lottare in maniera compatta contro i trasgressori», assicura Dischoe.
Anche le aziende di trasporti regionali tentano di contrastare il fenomeno, ma, a differenza delle FFS, la maggior parte di loro non condivide la necessità di un registro nazionale. «Al momento non ne riscontriamo il bisogno. La maggior parte dei nostri passeggeri si spostano solo a livello locale o regionale», sottolinea per esempio il portavoce di Bernmobil, Rolf Meyer. Meyer ritiene inoltre che una banca dati nazionale non sia efficace per ridurre la quota di chi viaggia senza biglietto.
Nemmeno sulle sponde della Limmat l’idea convince: «All’interno dell’Unione zurighese dei trasporti (ZVV) già da anni esiste uno scambio di informazioni fra le aziende che effettuano i controlli», spiegano dall’ZVV.
Decidere se e quando introdurre un registro dei passeggeri colti in fallo spetta fra gli altri anche all’Unione dei trasporti pubblici (UTP). Il portavoce Roger Baumann fa sapere: «Sono in corso discussioni a livello interno. Si arriverà a una decisione al più presto a fine anno».