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SVIZZERAEspulsi già alle medie gli allievi problematici: «Oggi noi insegnanti abbiamo le mani legate»

21.07.17 - 06:10
Lo sfogo di un'ex-docente che vorrebbe possibile l'espulsione dei casi limite, molte le critiche: «Così si rovinano le vite dei ragazzi»
fotolia
Espulsi già alle medie gli allievi problematici: «Oggi noi insegnanti abbiamo le mani legate»
Lo sfogo di un'ex-docente che vorrebbe possibile l'espulsione dei casi limite, molte le critiche: «Così si rovinano le vite dei ragazzi»

ZURIGO - Droghe, alcool, violenze fisiche in classe o mancare di rispetto al docente: «I limiti di ciò che è lecito a scuola sono spesso superati già alle medie», commenta l'ex-insegnante e formatrice Ulrike Pittner. Questo perché «i ragazzi sanno di avere comunque il coltello dalla parte del manico». In che senso? Visto che si tratta di scuola dell'obbligo non possono essere puniti in maniera significativa per esempio con un espulsione: «Il tutto si riduce a infinite discussioni e colloqui, e i diretti interessati se ne infischiano. Intanto l'ambiente in classe ne risente e non si riesce più a fare lezione».

Ma è davvero impossibile espellere da una scuola media uno studente particolarmente distruttivo? In realtà la misura è possibile e contemplata in diversi cantoni, ma solamente a partire dall'ultimo anno del percorso e solo ed esclusivamente «come ultima risorsa per casi estremamente gravi». Fra le altre sanzioni proposte c'è la sospensione fino a quattro mesi o il trasferimento. Si tratta quindi di un'extrema ratio praticamente mai utilizzata.

Pittner sulle pagine del Basellandschaftlichen Zeitung lancia quindi la provocazione: «La scuola dell'obbligo termini alla fine delle elementari e le medie funzionino, almeno per le ammissioni, come le superiori. Chi vuole restare si comporti bene, altrimenti a casa».

La proposta trova la simpatia della consigliera nazionale Udc verena Herzog, da anni anche lei alle prese con «casi problematici» che hanno paralizzato classi intere e portato all'esaurimento i loro docenti: «Cambiare il sistema è difficile, ma quando nemmeno le sospensioni funzionano più si dovrebbe poter “scusare” uno studente dannoso di modo che il resto della classe possa continuare a lavorare».

Non sono della stessa opinione, invece, gli insegnanti: «Si rischia di causare danni irrimediabili alle vite di questi ragazzi. Se un 13enne si trova lasciato a casa come potrà mai inserirsi nel mondo del lavoro?», si chiede Dani Kachel dell'Associazione insegnanti delle scuole medie del canton Zurigo, «ricordiamo che il nostro lavoro è anche quello di proteggere gli allievi da sé stessi». Secondo lui, quindi, le misure già in vigore sarebbero sufficienti.

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COMMENTI
 

polonord 6 anni fa su tio
Sono perfettamente d'accordo con PONTSORT. In Ticino avevamo una struttura a Torricella, ma è stata chiusa. Comunque questi sono irisultati di una politica di sinistra completamente sbagliata ed ora ne raccogliamo i risultati. Ci vuole quindi un netto cambiamento di rotta e, come ben dici delle strutture nelle quali questi ragazzi e ragazze possano essere seguiti ed aiutati nel loro percorso di rientro in una società che a loro va un po' stretta... ma che è quella nella quale devono convivere con gli altri.

Pu 6 anni fa su tio
Torniamo alle bacchettate sulle dita!!

Equalizer 6 anni fa su tio
La domanda piuttosto è: perché oggi ci sono così tanti ragazzi problematici? Perché la gioventù è diventata più violenta che in passato? Non sarà forse anche perché ormai anche i genitori non hanno più nessuna autorità o se la eserciti finisci sui media?

moma 6 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Hai toccato il dente dolente. Dove si nasce e come si viene educati fino alla maggiore età. Non si scappa, il resto è relativo.

Lonely Cat 6 anni fa su tio
Risposta a Equalizer
Si chiama arricchimento multiculturale.

Nicklugano 6 anni fa su tio
Risposta a Lonely Cat
Purtroppo hai ragione, ecco gli splendidi risultati dell'integrazione.

shooter01 6 anni fa su tio
Io non trovo giusto che un'intera classe debba essere rovinata da uno o più "casi problematici", La domanda rimane sempre la stessa: Possibile che questi ragazzi in primis e la comunità intera poi, debbano pagare i fallimenti di questi genitori ? Forse, al di là della creazione di strutture per queste situazioni, bisognerebbe verificare l'idoneità di certi individui a diventare padri e madri

pontsort 6 anni fa su tio
Piu che espulso dovrebbero essere posti in strutture apposite che sappiano occuparsi di questi casi e che impediscano che altri ragazzi seguano il oro esempio

polonord 6 anni fa su tio
Risposta a pontsort
Bravo! Sono perfettamente d'accordo con te. In Ticino avevamo una struttura a Torricella, ma è stata chiusa. Comunque questi sono irisultati di una politica di sinistra completamente sbagliata ed ora ne raccogliamo i risultati. Ci vuole quindi un netto cambiamento di rotta e, come ben dici delle strutture nelle quali questi ragazzi e ragazze possano essere seguiti ed aiutati nel loro percorso di rientro in una società che a loro va un po' stretta... ma che è quella nella quale devono convivere con gli altri.

Monello 6 anni fa su tio
questo ö quello che succede con il buonismo e la mollezza die nostri rossi ....di peggio in peggio ...20 allievi che devono subire le angherie di un cogli......e !! e le autorita non possono fare niente !!...e noi paghiamo !!!!!!!!!!!!!!!!!!!

elvicity 6 anni fa su tio
Trovo giusto che 'quando nemmeno le sospensioni funzionano più si dovrebbe poter “scusare” uno studente dannoso di modo che il resto della classe possa continuare a lavorare' bisogna insegnarli sin da 'piccoli' che ognuno deve prendere le proprie responsabilità.
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