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LUCERNAUccelli stressati dai droni, lo dimostra uno studio

21.06.17 - 20:14
Le raccomandazioni della Stazione ornitologica svizzera
tipress
Uccelli stressati dai droni, lo dimostra uno studio
Le raccomandazioni della Stazione ornitologica svizzera

SEMPACH - Che influenza hanno i droni sugli uccelli e gli altri animali selvatici? Uno studio della Stazione ornitologica svizzera di Sempach (LU) cerca di fornire delle risposte a questa domanda e sviluppa alcune raccomandazioni per ridurre al minimo i disturbi agli animali.

Lo studio mostra che, in generale, gli uccelli reagiscono maggiormente nei confronti dei droni rispetto ad altri animali selvatici, indica la Stazione ornitologica svizzera di Sempach in una nota odierna. Tuttavia, anche tra gli uccelli esistono differenze e alcuni sembra non abbiano nessuna reazione.

Ciò non significa tuttavia che questi ultimi non risentano effetti, mette in guardia la Stazione ornitologica. «Uccelli in cova, ad esempio, non abbandonano il nido neanche se disturbati. Malgrado ciò sono comunque sotto stress», si legge nel comunicato.

Nei prossimi mesi gli esperti della Stazione ornitologica di Sempach si incontreranno con le autorità, gli utilizzatori di droni e gli operatori che a vario titolo si occupano della protezione della natura per sviluppare, assieme a loro, «regole che possano godere di un ampio consenso per un utilizzo dei droni rispettoso degli animali selvatici».

«I disturbi sono un problema in crescita, da prendere in considerazione seriamente, per gli animali selvatici» avverte la Stazione ornitologica. «È particolarmente drammatico quando gli uccelli smettono di covare, oppure non iniziano nemmeno. Inoltre, se un uccello o un altro animale selvatico viene periodicamente costretto a fuggire, in casi estremi può morire per sfinimento», spiega.

Tra le raccomandazioni messe a punto dalla Stazione ornitologica svizzera vi sono ad esempio: non far volare mai direttamente i droni verso gli uccelli, preferire piccoli apparecchi silenziosi o anche rinunciare a voli lungo pareti rocciose, in particolare tra febbraio e luglio, periodo di nidificazione di specie sensibili come il Falco pellegrino o il Gufo reale.

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