La polizia ginevrina valuta di "arruolare" i rapaci per ristabilire l'ordine nei cieli. Nei Paesi Bassi e in Francia la soluzione è stata adottata per combattere il terrorismo
GINEVRA - Migliaia di droni civili solcano ormai i cieli ogni giorno. E il fenomeno ha iniziato a creare non pochi problemi, specie quando questi vengono pilotati in zone vietate, in particolare nei pressi degli aeroporti, o quando, inevitabilmente, qualche "pilota" perde il controllo del dispositivo, che di conseguenza precipita al suolo.
Per questo motivo la polizia ginevrina, come riferito dalla Tribune de Genève, sta pensando di arruolare tra le sue fila un nuovo tipo di rinforzo: le aquile, che sarebbero l’arma ideale per intercettare i droni più "disobbedienti".
Nei Paesi Bassi, in cui l’idea è stata inizialmente sviluppata, e presso l’esercito francese esiste già un reparto di "agenti volanti", addestrati a svolgere questa particolare mansione nell’ambito della prevenzione al terrorismo. Il rapace è infatti in grado di bloccare il drone con i suoi artigli, trasportandolo in un luogo lontano dalla folla.
Il Cantone è al momento in attesa di conoscere l’opinione dell’Ufficio federale della sicurezza alimentare e di veterinaria. Il Consiglio di Stato non si è per il momento pronunciato.