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BERNA«Stop alla persecuzione degli omosessuali in Cecenia»

01.06.17 - 10:01
Amnesty International chiede che la Svizzera conceda loro l’asilo
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«Stop alla persecuzione degli omosessuali in Cecenia»
Amnesty International chiede che la Svizzera conceda loro l’asilo

BERNA - Oltre mezzo milione di persone chiedono, con Amnesty International, che la Cecenia metta immediatamente fine alla spaventosa persecuzione nei confronti delle persone omosessuali in Cecenia. In un appello Amnesty International e organizzazioni svizzere per la difesa dei diritti delle persone LGBTI chiedono al Consiglio federale che la Svizzera conceda la protezione alle vittime cecene di persecuzione motivata dall’orientamento sessuale.

Venerdì 2 giugno, nel corso di una giornata globale di azione, attivisti di tutto il mondo consegneranno alla Ambasciate russe le firme a sostegno di petizioni internazionali che chiede la fine della spaventosa persecuzione nei confronti delle persone omosessuali in Cecenia. In numerose città del mondo, nelle prossime settimane, sono previste azioni di protesta contro la campagna coordinata di rapimenti, torture e uccisioni da parte delle autorità cecene nei confronti delle persone omosessuali.

«Il tempo stringe per gli omosessuali in Cecenia. Sollecitiamo la comunità internazionale ad aprire le porte a tutti coloro che fuggono dalle persecuzioni omofobe in Cecenia», ha dichiarato John Dalhuisen, direttore di Amnesty International per l’Europa e l’Asia Centrale. «Le autorità cecene sostengono che gli omosessuali non esistono. Nei prossimi giorni in tutto il mondo dimostreremo il contrario e diremo agli omosessuali in Cecenia che li riconosciamo e chiediamo la loro protezione».

Le autorità russe hanno dichiarato di aver avviato un’indagine preliminare sulle informazioni diffuse riguardo la persecuzione degli omosessuali in Cecenia. Amnesty International esorta Mosca a condurre indagini tempestive e approfondite, e a intraprendere tutti i passi necessari per assicurare i colpevoli alla giustizia e prendere le misure volte a garantire la sicurezza delle persone a rischio in Cecenia.

Il primo aprile il quotidiano indipendente russo Novaya Gazeta ha denunciato che oltre cento uomini sospettati di essere omosessuali erano stati rapiti nei giorni precedenti, nell’ambito di una campagna coordinata. Secondo quanto riferito, gli uomini erano stati sottoposti a torture e altri maltrattamenti ed erano stati costretti a indicare i nomi di altre persone LGBTI di loro conoscenza. Almeno tre di loro erano stati uccisi. La giornalista che aveva svolto l’inchiesta è stata minacciata.

Protesta globale - Migliaia di firme sono state raccolte nel mondo attraverso diverse petizioni – anche in paesi lontani dalla Russia quali il Brasile o Taiwan. Consegne di petizioni e azioni di protesta si terranno questa settimana e la prossima davanti a numerose ambasciate russe – tra queste in Belgio, Canada, Finlandia, Italia, Paesi Bassi, Norvegia, Spagna, Svezia, Ucraina e Gran Bretagna.

Un appello alla Svizzera - In Svizzera, Amnesty International, Queeramnesty Svizzera, Transgendernetwork Switzerland, l’Organizzazione svizzera delle lesbiche e Pink Cross rivolgono un appello congiunto al Consiglio Federale.

La Svizzera si è spesso intervenuta, a livello internazionale, contro la discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale e dell’identità di genere. In considerazione della forte minaccia presente in Cecenia viene esortato il Consiglio federale e le autorità svizzere a proteggere dalla persecuzione le persone considerate a rischio a causa del proprio orientamento sessuale, concedendo loro l’asilo.

Inoltre viene chiesto al Consiglio federale di condannare con fermezza gli appelli ai crimini d’odio da parte di rappresentanti del governo e di chiedere alle autorità russe che siano svolte indagini indipendenti e imparziali sui reati sopracitati.

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COMMENTI
 

pulp 6 anni fa su tio
Che in molte parti del mondo la "sensibilità" sulle tematiche dell'omosessualità é ben lungi da quella occidentale (Russia...sicuro, ma come la mettiamo con I paesi arabi o la Cina...) é un fatto scontato e non c'é bisogno di Amnesty per saperlo. Quello che invece mi chiedo é perchè loro chiedono alla Svizzera di accettare questi eventuali rifugiati.... se stanno male li, non dovrebbero essere accettati anche dalle altre nazioni a noi limitrofe o comunque dove gli omosessuali possono vivere serenamente la loro vita?

maocr 6 anni fa su tio
Risposta a pulp
Le altre nazioni limitrofe sono l'Europa,che gia non riesce a gestire il traffico di rifugiati e asilanti e pensa di darceli tutti a noi perché le loro ex nazioni (che vanno daccordo finché si tratta di introiti ma per i rifugiati sono pochi o nulli coloro che li accettano come l?UE raccomanda) fanno problemi e in fondo non li vogliono,quindi mandiamoli in CH Amnesty fa come l'EU ,nessuno li vuole ,mandiamoli in Svizzera,dimenticando che la Svizzera rientra tra i paesi piccoli del mondo e con il circa 30% di montagne la superficie é limitata. C'é anche il resto del Mondo . Forse era il caso di accettare Ecopop a suo tempo?

miba 6 anni fa su tio
Attenzione ad Amnesty International, a chi c'è veramente dietro, da chi sono nominati i dirigenti, da chi percepisce lautamente i propri fondi e di chi fa gli interessi, tutte informazioni facilmente reperibili da più fonti in internet. Abbastanza strano anche il fatto che la Cecenia sia a tutti gli effetti una repubblica proprio della federazione russa (e chi è contro Putin ha tutti gli interessi a creare destabilizzazione o forse sbaglio?). Per quanto riguarda tutte le associazioni gay, lesbiche, lgbti ecc ecc ecc propongo di organizzare un mega gay pride a Groznyi (capitale della Cecenia) in quanto questo avrebbe mediaticamente molto più impatto delle varie petizioni e richieste in atto

Meno 6 anni fa su tio
Risposta a miba
Non nascondere la mano dopo aver tirato il sasso. Visto che sono facilmente reperibili puoi fare i nomi no? Quindi per il fatto che la Cecenia fa parte della Confederazione Russa, deve essere per forza un complotto giusto? Infatti la Russia è famosa per come tutela gli omosessuali. Eh si!

Bacaude 6 anni fa su tio
Risposta a miba
In tutta la Confederazione russa gli omosessuali sono, come minimo, cittadini di serie B. E' piuttosto documentato che ogni aggressione nei loro confronti sia completamente depenalizzata. X quanto riguarda Amnesty contro Putin è non solo surreale ma anche grottesca. Putin non può essere minacciato da nessuno, non solo perché è il padre-padrone della Russia, ma anche perchè è anche uno dei capi di stato più illiberali dell'attuale época storica. Sparizioni e omicidi di giornalisti russi riportano alla mente cronache degli anni andreottiani...

miba 6 anni fa su tio
Risposta a Meno
Non posso mettere links perché tio non lo permette. Se tuttavia in google o qualsiasi motore di ricerca digiti "amnesty international verità" (o ricerche analoghe trovi tutto
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