Cerca e trova immobili

BERNAStrategia energetica 2050: i contrari guadagnano un po' di terreno

10.05.17 - 06:34
L'ultimo sondaggio Tamedia conferma tuttavia la tenuta dei favorevoli. Sfida serrata nella Svizzera tedesca
Keystone
Strategia energetica 2050: i contrari guadagnano un po' di terreno
L'ultimo sondaggio Tamedia conferma tuttavia la tenuta dei favorevoli. Sfida serrata nella Svizzera tedesca

BERNA - A dieci giorni dal referendum che deciderà il futuro della Strategia energetica 2050 i contrari riguadagnano un po’ di terreno. Come rivela l’ultimo sondaggio condotto dal gruppo Tamedia, infatti, la percentuale dei favorevoli alla revisione della legge sull’energia è scesa di 2 punti dalla seconda rivelazione di fine aprile. Non abbastanza, però, da mettere seriamente in pericolo l’accettazione della proposta: il 53% degli intervistati è infatti ancora pronto a votare “sì” o “tendezialmente sì” il 21 maggio prossimo.

Cresce lo scetticismo fra i partiti del centro

A perdere convinzione nel progetto sono in particolare gli elettori dei partiti di centro. Fra i democristiani, in particolare, la percentuale dei favorevoli è scesa dal 72% di fine aprile al 65% di questo terzo rilevamento. Chi voterebbe “no” o “tendenzialmente no” è salito dal 24% al 32%. Una tendenza simile si ritrova anche fra i sostenitori del Pbd. A essere sempre saldamente convinti della strategia sostenuta dal Consiglio federale sono invece gli elettori del Ps, dei Verdi e dei Verdi liberali. A rigettare la revisione, infine, è la maggioranza dei liberali e dei democentristi. I più convinti oppositori, del resto, rimangono proprio questi ultimi: l’82% è pronto a bocciarla.

Complessivamente il 53% degli intervistati voterebbe “sì” o “tendenzialmente sì”, il 45% “no” o “tendenzialmente no” e il 2% è ancora indeciso.

Partita serrata nella Svizzera tedesca

A dieci giorni dal voto le differenze fra le regioni linguistiche permangono: nella Svizzera italiana e francese, in particolare, il supporto alla revisione è significativamente più alto che nella Svizzera tedesca. Qui, a separare i due schieramenti rimangono infatti ormai solo due punti percentuali: il 50% è favorevole, il 48% contrario. A sud delle alpi, invece, i favorevoli sono il 57%, i contrari il 42%. A fine aprile erano rispettivamente il 64% e il 30%. Gli indecisi sono ormai solo l’1%.

Argomenti dei due campi invariati

L’argomento principale in difesa della revisione della legge sull’energia rimane la protezione dell’ambiente: due terzi dei favorevoli lo citano come il motivo centrale della loro scelta. La preoccupazione dei contrari, invece, continua ad essere la possibilità che l’approvvigionamento energetico del Paese venga messo a rischio.   

Il sondaggio Tamedia

11’490 persone provenienti da tutta la Svizzera hanno preso parte al sondaggio sulle piattaforme del gruppo Tamedia dal 4 al 5 maggio. Il margine di errore è di 1,3 punti percentuali. I sondaggi Tamedia sono condotti in collaborazione con i politologi Lucas Leemann e Fabio Wasserfallen. I dati vengono calibrati in base a variabili demografiche, geografiche e politiche affinché il campione rispecchi la struttura della popolazione votante.     

 

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
COMMENTI
 

mats13 6 anni fa su tio
Seguendo il cuore voterei si, il problema è che ho deciso di votare sistematicamente contro a tutto ciò che il CF propone in quanto non mi fido, soprattutto quando ti impongono ulteriori tasse e balzelli.

archmmax 6 anni fa su tio
Risposta a mats13
In realtà paghiamo già 1.5 cts per l'elettricità, che servono a finanziare provvedimenti di risparmio e sulla promozione di energie rinnovabili. Votiamo solo sull'aumento di 0,8 cts/kWh. Chi risana uno stabile energeticamente li riceve i sussidi, e fanno comodo. E chi risana riduce i consumi. Questo é il lato pratico di quanto voteremo!

maocr 6 anni fa su tio
Se Politici Onesti (che bestemmia)lavorassero per i cittadini e la terra in quanto risorsa , avrebbero gia aperto da un pezzo tutto quello che é stato scoperto e pubblicato da molti inventori,tra cui Tesla e altri. i quali sono stati zittiti e annientati dalle multinazionali e paesi produttori di carburanti vari che monopolizzano la loro economia al petrolio e carbone per soldi facili. Persino gli stati si sottomettono hai ricatti dei petrolieri malgrado la soluzione é un'altra. Comunque il nucleare é come spararsi ed i carburanti é come prepararsi la camera a gas. Per un passo alla volta é ora di darsi una mossa a scoprire le alternative.

Mattiatr 6 anni fa su tio
È troppo complicato ''portare avanti'' tutti i metodi di produzione energetica? Siamo alle prese con una votazione che sicuramente (a contrario di quello che dicono i favorevoli) porterà molti soldi all'estero. Questo perché la produzione energetica sarà insufficiente e per compensare questo vuoto sarà necessario importare. Sicuramente molti staranno pensando che basti posizionare un panello solare sul tetto per avere energia pulita ma questo metodo ha qualche difetto: 1 - Ovviamente produce solamente di giorno e accumulare l'energia in batterie sarebbe impossibile (considerando la vita non molto prolungata di quest'ultime) 2 - Lo smaltimento non è sicuramente ecologico. Allora una seconda possibilità sarebbe la produzione tramite pale eoliche ma in Ticino e in Svizzera non penso che ci sia abbastanza spazio e abbastanza vento per soddisfare il fabbisogno energetico (inoltre i ''campi di pale eoliche'' sono enormi e brutti, cosa ne penseranno i nostri amati turisti delle montagne piene di questi pali?) La terza possibilità è l'energia termica, di questo non ho argomentazioni contro. Come quarta possibilità c'è sempre l'acqua. Per produrre elettricità si devono costruire o dighe, laghi artificiali, ... o alcune mini-centrali negli acquedotti. Le dighe non sono sicuramente le benvenute visto che per edificarne bisogna letteralmente inondare una valle (quindi le case degli ex-residenti. Le micro centrali invece non hanno un'elevata produzione e presto non si potranno più costruire visto che le sorgenti non sono illimitate. Io personalmente non sono favorevole alla strategia 2050 per i motivi che vi ho elencati. Sono però più che favorevole alla produzione elettrica con tutti i mezzi a disposizione. Quindi proseguire come ora, se necessario costruire anche una nuova centrale nucleare di ultima generazione (quindi sicuramente più sicura) ma però sostenere l'energia rinnovabile. Pian piano diminuiremo l'uso di energie fossili fino a eliminarle. Ma questo non lo si può decidere ora, non ne abbiamo le capacità e i mezzi. Dobbiamo fare questo passo a livelli non passare dalla produzione della maggior parte dell'energia svizzera dalle centrali nucleari al loro spegnimento in soli 30 anni. Fatemi sapere il vostro parere e se secondo vuoi sbaglio (e il perché)

pontsort 6 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Non credo che lo spegnimento delle centrali nucleari (o eventuale costruzione di nuove) sia in discussione. Anche perché sarebbe fattibile solo attraverso contributi statali, quindi a questo punto tanto vale dare questi contributi a energie piu sicure e che non causano problemi di stoccaggio delle energie. Piccola nota, il nucleare non rappresenta la maggior parte dell'energia, ma meno del 40 % ed é in diminuzione. Tra l'altro una centrale sono un paio d'anni che é chiusa e nessuno é rimasto senza corrente o ha fatto la docia fredda come dicono gli oppositori. Il problema che dici dei pannelli solari che producono solo di giorno non é un vero problema, perché non sarebbe l'unico metodo di produzione, e la notte ci sarebbe comunque l'idroelettrico. Un po piu il loro smaltimento, ma si deve considerare che solo tra qualche anno comincieranno ad arrivare a fine servizio i primi pannelli, quindi fin'ora non c'é ancora stata la massa critica per sviluppare dei metodi efficaci. In ogni caso restano meno prblematici delle scorie radioattive. Per le pale eoliche il potenziale da noi é limitato, ma potranno comunque fare la loro parte. Solo pochi siti sono adatti, quindi non vedremo il paese invaso da pale.

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a pontsort
Hai ragione, ma in ogni caso delle fonti rinnovabili non considererei in ogni caso l'acqua. Le dighe occupano troppo spazio che attualmente appartiene a privati, se questi dopo un po' non si rivoltano sarei il primo a sorprendersi. inoltre non tutte le zone sono adatte a queste opere (per esempio la diga del Vajont) Fossi un universitario proverei a proporre la creazione di generatori magnetici invece si ostinarci su quello che già conosciamo.

Mattiatr 6 anni fa su tio
Risposta a pontsort
Inoltre recentemente stanno prendendo piede le auto elettriche che aumenteranno di un bel po' il consumo elettrico

Lonely Cat 6 anni fa su tio
Risposta a Mattiatr
Se gli universitari non si occupano dei generatori magnetici è perché sono una bufala. Sono un controsenso scientifico.

GI 6 anni fa su tio
Votare nel 2017 per una strategia energetica 2050 sarebbe come aver fatto votare per un telefono fisso nel 2010 a fine anni '80....Il tempo e gli sviluppi tecnici sono talmente imprevedibili.....

pontsort 6 anni fa su tio
Risposta a GI
In ogni caso si deve cominciare prima del 2050 a pensarci, o altrimenti arriviamo al 2050 con le centrali nucleari spente e senza aver neanche cominciato a pensare come sostituirle.

heudani 6 anni fa su tio
Senza dubbio appoggio la nuova legge sull'energia. Non solo promuove le energie pulite in Svizzera, ma abbasserebbe anche i consumi delle macchine, delle case (riscaldamento) e degli apparecchi elettronici. Tanto da poter risparmiare tutti un bel po' di soldi! Ma Albert Rösti è straricco e come presidente di Swiss-Oil ci guadagna a mantenere i consumi alti. Cosa vuoi che gli importi di noi cittadini comuni? La doccia fredda la faremo solo se crediamo alle menzogne della loro campagna. Si sono inventati dati di sana pianta solo per poter continuare a rubarci i soldi dalle tasche.

Danny50 6 anni fa su tio
Ancra una volta il popolo bue farà hara kiri

bogian 6 anni fa su tio
Rimango convinto. L'approvvigionamento energetico è fondamentale, ma ancora di più lo è trovare delle alternative al nucleare. È una vita che sento della NAGRA che cerca dove buttare le scorie e nessuno le vuole. Inoltre trovare un sito veramente sicuro è difficile. Altro argomento è poi la gestione delle centrali. Qua da noi meno, ma pensare alla stabilità politica in certi paesi pieni di impianti mi fa impallidire:ci vogliono soldi e campetenze, un enormità, per controllare per centinaia di anni questi siti. Fra 10 un pazzo potrebbe salire al potere e poi. La politica non si occupa del domani. Solo degli interessi delle lobby di oggi. O di far voti e rimanete al potere. È GRAVE. FUORI DAL NUCLEARE IN UN TEMPO RAGIONEVOLE. VOTA SI.
NOTIZIE PIÙ LETTE