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La polizia lucernese: «Si notano, procedono in maniera insicura». La pedalata può costare la patente
LUCERNA - La primavera è arrivata e sempre più persone scelgono la bici per spostarsi, specialmente in città che amano questo mezzo come Lucerna. Non tutti, però, dovrebbero farlo: «Constatiamo sempre più spesso che i ciclisti si mettono in sella brilli», rivela Franz-Xaver Zemp, capo della sezione circolazione della polizia lucernese. «A volte sono molto ubriachi», aggiunge.
Dagli agenti sul territorio arrivano del resto sempre più spesso segnalazioni di persone che circolano in bici in stato di ebrietà: «Si notano - continua Zemp -. Procedono in maniera insicura e a volte si infortunano facendo tutto da soli». L’aumento dei casi in questo periodo dell’anno è repentino.
Chi va in bici dopo aver bevuto e viene fermato dalla polizia non rischia solo una multa: «Molti utenti della strada non sanno che, così facendo, possono perdere anche la licenza di condurre per l’auto», mette in guardia l’ufficiale. «Se qualcuno va in bici in un grave stato di ebrietà può far scattare altri accertamenti sulla sua idoneità alla guida», precisa. Se, per esempio, viene accertato che è alcolista, il ciclista perde la licenza di condurre. «Chi guida non beve. Anche in bici», è l’appello della polizia lucernese.
Al momento, i ciclisti sono tenuti particolarmente d’occhio nella città sulla Reuss. Solo mercoledì è stato svolto un importante controllo di polizia a Lucerna nel corso del quale 60 ciclisti sono stati multati per diverse infrazioni: « Ne saranno fatti altri», avverte la polizia.
