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SVIZZERA / TURCHIAAnkara attacca il Blick: «Accuse inaccettabili. Questo non è giornalismo»

14.03.17 - 16:20
Ieri sera il presidente Erdogan è apparso in TV con in mano il giornale elvetico. Da Zurigo: «Abbiamo ricevuto parecchie mail e telefonate ingiuriose, spesso con riferimenti al nazismo»
Keystone
Ankara attacca il Blick: «Accuse inaccettabili. Questo non è giornalismo»
Ieri sera il presidente Erdogan è apparso in TV con in mano il giornale elvetico. Da Zurigo: «Abbiamo ricevuto parecchie mail e telefonate ingiuriose, spesso con riferimenti al nazismo»

ZURIGO - Non è passato inosservato in Turchia l'appello bilingue del "Blick", che ieri aveva invitato i turchi di Svizzera a votare «no alla dittatura di (Recep Tayyip) Erdogan» nel referendum del 16 aprile. Lo stesso presidente è apparso in serata in tv con in mano il giornale zurighese, mentre il ministero degli esteri turco ha espresso dure critiche. Non sono mancate neanche le accuse di nazismo.

Sulle reazioni nel paese euroasiatico riferisce oggi ampiamente lo stesso "Blick". Il quotidiano zurighese pubblica in prima pagina un fermo immagine dell'apparizione di Erdogan in tv con il giornale in mano, e rileva che il presidente ha commentato l'appello in tedesco e in turco in modo piuttosto pacato e beffardo, riaffermando di non essere un dittatore.

Il ministero degli esteri di Ankara ha per contro reagito con un comunicato dai toni adirati, denunciando «nel modo più aspro» le «parole oltraggiose» del "Blick" (che pubblica la nota tradotta per intero) nei confronti di Erdogan e definendo «inaccettabili le accuse e asserzioni» del quotidiano zurighese, che a suo avviso «non hanno nulla a che fare con la libertà di stampa né con il giornalismo».

Il ministero conclude affermando di aspettarsi che vengano compiuti passi per riparare alla mancanza di rispetto mostrata nei confronti del nostro presidente", senza ulteriori precisazioni.

Il "Blick" scrive anche di aver ricevuto parecchie mail e telefonate ingiuriose, spesso con riferimenti al nazismo. Il giornale AK Gazete, vicino al governo di Ankara, ha addobbato sul suo sito online il logo del "Blick" con la croce uncinata nazista parlando di «crociata contro la Turchia».

Ieri il "Blick" aveva pubblicato il suo appello anti Erdogan chiedendo alla comunità turca in Svizzera di «rispettare i nostri valori» di libertà. Il giornale aveva anche ammonito a «tornarsene in patria in modo coerente» chiunque «approfitti qui della libertà e dello stato di diritto e nello stesso tempo voglia abolirli in patria per introdurvi un regime dittatoriale».

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