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SVIZZERAIl certificato di lavoro? Appartiene al passato, assicurano gli esperti

17.02.17 - 06:03
Dietro alle belle parole si nascondono spesso prestazioni mediocri, lamentano i responsabili delle risorse umane
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Il certificato di lavoro? Appartiene al passato, assicurano gli esperti
Dietro alle belle parole si nascondono spesso prestazioni mediocri, lamentano i responsabili delle risorse umane

Certificato di lavoro

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

ZURIGO - «Ha sempre svolto le sue mansioni in modo soddisfacente», «ha lavorato con scrupolosità», «possiede ottime conoscenze specialistiche». I certificati di lavoro sono zeppi di frasi fatte come queste, ma, mentre il collaboratore cui viene consegnato si chiede “Sarà una bella presentazione?”, il potenziale successivo datore di lavoro si domanda: “Ma… lavorerà bene?”.

È proprio in considerazione di questa discrepanza che, ultimamente, i responsabili del personale hanno iniziato a chiedersi se non sia il caso di dire addio al finora prezioso pezzo di carta. «Crea più confusione di quanta ne risolva», lamenta per esempio l’esperto di risorse umane Jörg Buckmann. Il suo contenuto, infatti, va interpretato più che letto. Dello stesso avviso l’esperto di mercato del lavoro Michael Agoras, che arriva ad augurare a questo documento  «una degna sepoltura».

Dal canto loro i dipendenti percepiscono, certo, la presenza di un codice segreto dietro ad ogni espressione melliflua, ma allo stesso tempo richiedono che si usi tale codice, come l’impiego dell’espressione «con grande rincrescimento» per descrivere l’accettazione delle loro dimissioni.

Il certificato di lavoro, del resto, deve sì essere veritiero, ma deve anche essere formulato in maniera «benevola» come richiede la prassi giudiziaria svizzera. È per questo che, spesso, chi lo redige nasconde prestazioni insufficienti dietro a formulazioni apparentemente positive.

I certificati di lavoro, infine, portano via tempo e denaro, lamentano gli esperti.  Dorothea Tiefenauer, capa della comunicazione presso la Società impiegati di commercio, la vede però diversamente: «I certificati di lavoro aiutano a farsi un’idea del candidato e possono favorirne la carriera», assicura.

 

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COMMENTI
 

Hardy 7 anni fa su tio
C'è gente che rifiuta posti di lavoro perché distano 40 km da casa. E poi si lamentano che non c'è lavoro. Su un portale italiano ho letto l'intervista a un ristoratore italiano che cercava personale con contratti a tempo indeterminato e dopo rifiuti per distanze troppo lunghe (1 ora di auto), gente che rifiutava di cominciare perché doveva arredare casa, gente che non rispondeva al telefono e altre ragioni simili questo s'era fatto un paio di domande. C'è purtroppo un sacco di gente che si lamenta che non c'è lavoro ma sotto sotto di lavorare ha ben poca voglia, e quando cerca impiego prega Dio di non trovarlo. Poi è facile dire che non c'è lavoro qui. È davvero così inaccessibile il mercato del lavoro come molti sostengono? Io per andare a lavorare faccio il pendolare (100 km al giorno per tutto l'anno), ho diversi amici (svizzeri e stranieri) sparsi per il Cantone e lavorano TUTTI. Siamo delle mosche bianche?

spank77 7 anni fa su tio
...ma si dai non fidiamoci nemmeno piu dei diplomi...tanto ci sara qualche furbo che li falsifica...e allora tutti uguali.... son certo che la maggiorparte dei certificati di lavoro redatti da ditte serie sono veritieri. Magari scrivono molto bene anziche bene.. ma da li a dire il falso ce ne e di differenza..

navy 7 anni fa su tio
.....da quando siamo diventati MONDIALIZZATI (come tanto piace a certi partiti) abbiamo scoperto anche i diplomi tarocchi.......anzi NO! Non li abbiamo scoperti.....lo scopriremo solo vivendo. Un qualche certificato, negli anni, l'ho dovuto redigere. Ho sempre indicato quanto corrispondeva al vero. E' una questione di etica professionale, oltre che di rispetto verso il collaboratore ed il suo futuro, potenziale, datore di lavoro. Non sono i certificati da bandire. E' l'etica ed il rispetto da insegnare nelle scuole e nelle famiglie.

negang 7 anni fa su tio
Diciamo che un foglio di carta non dive praticamente nulla. A volte le HR non sanno nemmeno cosa fa il dipendente. Inoltre uno può lavorare bene o male a seconda dell'ambiente in cui si trova e del lavoro che gli danno da fare, alienante o stimolante. La cosa migliore è un periodo di prova nel nuovo ambiente e chi lo deve assumere si rende conto subito delle capacità o meno del nuovo collaboratore, sempre che chi lo assume sappia il suo mestiere.

Frankeat 7 anni fa su tio
Oggi, 17 febbraio 2017, abbiamo ufficialmente scoperto l'acqua calda.

mariposa 7 anni fa su tio
Risposta a Frankeat
No, non è così ci sono modi e modi di redigere un certificato di lavoro affinchè il nuovo datore di lavoro capisca come intenderlo (se specialista). I messaggi che un datore di lavoro dà sono scritti tra le righe. E vero che la legge dice anche che ssu richiesta del lavoratore l'attestato deve essere limitato alla natura e durata del rapporto di lavoro. Già questo però, a volte è un campanello d'allarme per chi vorrebbe assumere il dipendente.

bobà 7 anni fa su tio
Risposta a mariposa
vero! C'è un codice. Chi lo sa interpretare ne trae vantaggio! Chi non lo conosce, non è al posto giusto
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