Cerca e trova immobili

ZURIGONiente nomi per le autorità americane

31.01.17 - 23:30
Il Tribunale cantonale ha confermato che le generalità di due dipendenti di banche zurighesi non potranno essere trasmessi agli USA
Niente nomi per le autorità americane
Il Tribunale cantonale ha confermato che le generalità di due dipendenti di banche zurighesi non potranno essere trasmessi agli USA

ZURIGO - Le generalità di due dipendenti di banche zurighesi non potranno essere forniti alle autorità degli USA. Il Tribunale cantonale zurighese ha accolto i ricorsi dei due impiegati, confermando la precedenti decisioni del Tribunale del lavoro.

La corte è arrivata alla conclusione che la protezione della sfera privata dei due impiegati sia predominante sull'interesse degli Stati Uniti a conoscere le loro generalità. Questo perché i due ricorrenti non erano attivi in modo preponderante nella consulenza di clienti stranieri, come pure in considerazione del programma di regolarizzazione imposto a diverse banche svizzere dal fisco e dal Dipartimento di giustizia americani.

I due impiegati di banca lavoravano per istituti di credito che si sono iscritti al programma di regolarizzazione americano nella "categoria 2", quella riservata alle banche che avevano motivo di credere di aver violato la legge USA o che comunque non potevano escludere tale eventualità.

Negli ultimi anni il Tribunale zurighese del lavoro e quello cantonale hanno dovuto trattare diversi casi di dipendenti di banca che, essendosi occupati di clienti americani, hanno fatto ricorso contro i datori di lavoro.

Inizialmente era raro che i ricorsi fossero coronati da successo. La situazione è però cambiata in seguito al programma di regolarizzazione del contenzioso fiscale, nell'ambito del quale diverse banche elvetiche hanno raggiunto un accordo extragiudiziale con il fisco americano. Soltanto nella "categoria 2" sono stati sottoscritti 80 accordi e le banche hanno accetto di pagare multe per un totale di 1,36 miliardi di dollari.

Alla fine del 2016 le autorità USA hanno dichiarato ufficialmente concluso il programma di regolarizzazione iniziato nel 2013. Le banche che vi hanno aderito sulla base di autodenunce sono state suddivise in quattro categorie.

Nella "categoria 1" sono stati inseriti gli istituti che nel 2013 erano già sotto indagine penale negli Stati Uniti. Fra queste UBS, che ha pagato una multa di 780 milioni di dollari, e Credit Suisse, che ha staccato un assegno di 2,6 miliardi di dollari.

Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE