Esercito, politecnici, FFS, la Posta e altre aziende pubbliche hanno fatto progressi sotto il profilo dell'efficienza energetica
BERNA - L'amministrazione federale, l'esercito, i politecnici e le imprese della Confederazione (FFS, La Posta, Swisscom e Skyguide) hanno compiuto passi avanti sotto il profilo dell'efficienza energetica, ma possono fare di più. È quanto emerge da un rapporto approvato oggi dal Consiglio federale.
Questi organismi hanno incrementato la propria efficienza energetica del 26,7% dal 2006 e superano già l'obiettivo definito per il 2020, ossia incrementare l'efficienza del 25% rispetto al 2006. La Confederazione funge da modello nel quadro della Strategia energetica 2050, rileva il governo in una nota.
L'88% dell'energia elettrica e il 40% dell'energia termica da loro consumate proviene da fonti rinnovabili. Inoltre, il 10% della corrente rinnovabile e il 70% del calore sono prodotti autonomamente.
C'è però un grosso potenziale di miglioramento, secondo il rapporto, e fa capo al fotovoltaico, all'idroelettrico e all'eolico. Il Dipartimento federale della difesa (DDPS), rappresenta da solo il 50% di questo potenziale. I costi per migliorare ulteriormente l'efficienza energetica sono stimati in 370 milioni di franchi, la maggior parte da destinare a impianti solari.
ats