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BERNAOffensiva per una piazza finanziaria competitiva

20.10.16 - 16:41
Oggi il ministro delle finanze Ueli Maurer ha presentato il rapporto adottato dal Consiglio federale
Offensiva per una piazza finanziaria competitiva
Oggi il ministro delle finanze Ueli Maurer ha presentato il rapporto adottato dal Consiglio federale

BERNA - Il futuro della piazza finanziaria elvetica, e quindi della sua competitività, dipenderà dalla capacità del sistema di anticipare e adeguarsi ai cambiamenti normativi e tecnologici in corso.

È quanto indica, in sintesi, il rapporto - il terzo dopo quello del 2009 e 2012 - adottato dal Consiglio federale e presentato oggi dal ministro delle finanze Ueli Maurer assieme al Segretario di Stato per le questioni finanziarie internazionali, Jörg Gasser.

Il documento, che pone le basi per una politica duratura in materia di mercati finanziari, prevede cinque orientamenti volti a rafforzare la competitività della piazza finanziaria. Oltre a un migliore accesso ai mercati finanziari mediante accordi bilaterali con Paesi importanti per la Confederazione (per esempio la Germania, il Regno Unito, la Francia, l'Italia o la Spagna) o multilaterali, le autorità dovranno impegnarsi per facilitare le innovazioni, ottimizzare i contenuti e i processi di regolamentazione nonché limitare i rischi sistemici. Tutto ciò nel rispetto degli impegni internazionali a livello fiscale e di lotta al riciclaggio.

Per il Consigliere federale democentrista, il terzo rapporto in così breve tempo si spiega con l'accelerazione del processo di globalizzazione e i rapidi mutamenti tecnologici nella finanza, specie per quanto attiene al processo di digitalizzazione. "Rispetto ai primi due documenti, in cui la Svizzera si trovava sulla difensiva - leggi: attacchi al segreto bancario -, il terzo rapporto vede il nostro Paese proiettato all'offensiva".

Dopo aver adottato gli standard globali in materia di trasparenza e lotta al riciclaggio, è giunto insomma il momento di porre la basi per mantenere la nostra piazza finanziaria, sottoposta a una forte concorrenza internazionale, tra le principali al mondo, ha sostenuto il ministro delle finanze, secondo cui la Svizzera ha tutti gli atout per riuscire quali la stabilità politica, l'affidabilità, il know how.

Tra i cinque orientamenti futuri, di particolare importanza rimane l'accesso ai mercati finanziari esteri, con attenzione ai Paesi a noi confinanti, ma anche alle economia emergenti in America Latina, In Asia, senza dimenticare il Medio Oriente.

Circa un accordo bilaterale con l'Ue sui servizi, Maurer non ha negato le difficoltà politiche esistenti dal momento che Bruxelles fa dipendere una simile intesa da un accordo istituzionale. Meglio puntare quindi su accordi di carattere più tecnico con i Paesi confinanti, sul modello di quanto fatto con la Germania, ha sottolineato.

Per quanto attiene ai cambiamenti tecnologici (fintech), questi ultimi avranno un impatto notevole sulle banche e sull'apparizione di nuovi attori sul mercato. A tale riguardo, Jörg Gasser ha sottolineato la necessità di istituire un quadro legale che favorisca lo sviluppo di simili tecnologie: si potrebbe pensare, ha indicato il Segretario di Stato, alla possibilità per queste aziende, sovente di piccole dimensioni, di operare senza per forza aver bisogno di una licenza bancaria.

Per avere successo, una simile strategia necessita anche di un coinvolgimento maggiore e precoce degli attori attivi sulla piazza finanziaria.

In merito ai rischi sistemici, per il Governo rimane prioritario che le grandi banche possono far affidamento su un capitale proprio sufficiente in caso di problemi. Per Gasser, tale cuscinetto di salvataggio rappresenta un vantaggio concorrenziale per gli istituti elvetici rispetto a quelli esteri. In futuro si dovrà inoltre prestare maggiore attenzione ai rischi sistemici nel settore immobiliare e della previdenza professionale.

Confermando la strategia seguita finora, anche in futuro rimarrà importante per la Svizzera rispettare gli standard internazionali in materia fiscale e di lotta al riciclaggio.

La Svizzera, hanno affermato sia Maurer che Gasser, si adopererà in futuro nelle sedi predisposte affinché tali standard - per esempio lo scambio automatico di informazioni fiscali - vengano effettivamente applicati da tutti. In futuro bisognerà fare in modo, ha aggiunto Maurer, che la Svizzera possa portare avanti le proprie idee e non semplicemente subire quelle degli altri.

ats

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