Venerdì scorso un motociclista è morto sulla strada della Prettigovia. Vi è il sospetto che l'uomo abbia frenato alla vista del radar. Frenata che ha provocato la caduta e la morte del motociclista
COIRA - Ha frenato bruscamente e, a causa della frenata, è stato catapultato in avanti, ha sbattuto violentemente contro il guardrail ed è morto. E' questa, in sintesi, la dinamica descritta dalla polizia cantonale grigionese riguardante l'incidente accaduto lo scorso 7 ottobre sulla strada della Prettigovia a Grüsch.
Il sessantenne che viaggiava con lui ha subito uno choc.
La polizia sta indagando sui motivi per cui il motociclista ha effettuato una frenata così brusca, che ha causato la caduta e, di conseguenza, la sua morte.
Il sospetto di due lettori di 20 Minuten - E se il motociclista abbia frenato alla vista del radar? Frenata che ha causato l'incidente mortale? E' quanto sospettano due lettori di 20 Minuten, che si sono rivolti alla redazione. «La traccia della frenata inizia esattamente all'altezza del radar», afferma un lettore che aggiunge: «Anziché aumentare la sicurezza stradale, questo dispositivo ha causato la sua prima vittima?».
Sospetti e accuse pesanti, a cui si vanno ad aggiungere altre accuse precise da parte di un altro lettore, convinto che se quel dispositivo non ci fosse stato, il motociclista sarebbe ancora in vita. «Penso che il motociclista abbia visto il radar e abbia premuto completamente il freno», ha dichiarato, aggiungendo che «i radar possono mettere in pericolo delle vite.»
La polizia grigionese: «Gli utenti del traffico devono tenere sempre in considerazione i controlli stradali» - Il portavoce della polizia cantonale grigionese, Roman Rüegg, rispondendo a queste accuse, a 20 Minuten ha dichiarato: «Gli utenti del traffico devono tenere sempre in considerazione la presenza di controlli stradali». E i radar continueranno a non essere segnalati: «Non rientra nelle nostre procedure».
A San Gallo l'UDC chiede di segnalare tutti i radar - Intanto a livello svizzero il dibattito su questa tematica continua. In Ticino lo scorso aprile il Gran Consiglio ha accolto la richiesta di diminuire i controlli e di segnalare i radar mobili almeno 200 metri prima della loro ubicazione, mentre nel Canton San Gallo il gruppo UDC in parlamento a fine settembre ha presentato una mozione in cui si chiede che i radar vengano segnalati. Secondo l'UDC i controlli di velocità devono migliorare la sicurezza stradale e avere uno scopo di prevenzione.
Radar semistazionari già segnalati dalla polizia cantonale sangallese - Dal 2015 la polizia del Canton San Gallo segnala su internet i luoghi in cui sono piazzati nove dispositivi di rilevamento di velocità semistazionari. L'UDC chiede che il Governo cantonale compia un ulteriore passo a favore della trasparenza e segnali tutti i radar.
Iniziativa in Appenzello Interno - Anche nel semi-cantone di Appenzello Interno, analogamente a quanto già deciso in Ticino, Pascal Neff ha lanciato un'iniziativa che chiede di segnalare i radar durante i controlli di velocità con «una ben visibile segnaletica a margine della strada interessata a circa 200 metri dalla postazione del dispositivo».