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SVIZZERAUmiliate in farmacia per la pillola del giorno dopo

04.10.16 - 09:11
L'acquisto sarebbe un calvario per molte, giovani e meno giovani. Gli esperti: «Poco professionale e rischioso»
Umiliate in farmacia per la pillola del giorno dopo
L'acquisto sarebbe un calvario per molte, giovani e meno giovani. Gli esperti: «Poco professionale e rischioso»

ZURIGO - Acquistare la pillola del giorno dopo in Svizzera? Tutt'altro che una passeggiata, almeno stando a diverse lettrici di Le Matin e 20 Minuten. A lanciare il sasso è stato proprio il quotidiano romando: molte ragazze e donne verrebbero talvolta giudicate e umiliate dal personale della farmacia. Il motivo? Spesso e volentieri l'obiezione di coscienza, ma non solo.

Un momento critico, reso ancora più difficile - Fra domande inappropriate e consigli non richiesti, quella che dovrebbe essere una semplice transazione diventa un momento difficile. «È vero che l'assunzione di questo farmaco non è priva di effetti collaterali, ma le domande di un farmacista non dovrebbero andare troppo in là», commenta su Le Matin Alexandre Grand-Guillaume-Perrenoud, dottore ed esperto di farmaceutica.

«Ha mai fatto sesso anale?» - «Mi ha chiesto quante volte lo faccio con il mio ragazzo ─ racconta una 18enne a 20 Minuten ─ e anche se abbiamo già fatto sesso anale. Poi mi ha dato dei profilattici, ma io avevo chiesto la pillola, mi sono sentita malissimo». «Mi hanno trattata come fossi una sgualdrina ─ lamenta un'altra giovane su Le Matin ─. Mi hanno chiesto in che posizioni lo abbiamo fatto e se mi è piaciuto... Alla fine ha pure aggiunto: "Ma almeno sa come si chiamava?"»

«Ha già due figli? Sarebbe bello averne un terzo, no?» - Ma le umilazione non sono solo prerogativa delle giovanissime: «Ho 29 anni eppure il farmacista non voleva darmela "per motivi etici", sono dovuta tornare con la ricetta del ginecologo... pazzesco». Nemmeno le mamme sono "immuni", come racconta una lettrice che ha già due figli: «Il farmacista mi ha detto: "Sarebbe proprio bello averne un terzo!", come si permette?».

Se è vero, come ricorda Grand-Guillaume-Perrenoud, che è sempre possibile cambiare farmacia, è anche vero che c'è il rischio che chi rimane scottata magari opti per lasciar perdere la contraccezione. «È un conflitto d'interessi fra morale privata ed etica professionale ─ commenta Noëllie Genre, sociologa e farmaceuta ─ In questi casi a "spegnersi" è la seconda, ed è un gran peccato perché ad essere danneggiata è la cliente».

Avete avuto anche voi esperienze sgradevoli tentando di acquistare la pillola del giorno dopo? Dite la vostra nei commenti o scrivete una email a feedback@20minuti.ch

 

 

 

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COMMENTI
 

Goldfinger 7 anni fa su tio
Ovviamente é incappata in un pervertito! Da denuncia!

Dog4life 7 anni fa su tio
Un farmacista che osa certe domande.... merita che gli venga cagato direttamente sul banco come segno di disprezzo .

laulau 7 anni fa su tio
lavoro da anni in farmacia e dispensiamo regolarmente pillole del giorno dopo a donne di varie età, e sono veramente stupita da questo articolo. Perche certe domande NON hanno niente a che vedere con i consigli sulla dispensazione della pillola, certo la pillola del giorno dopo non è una caramella, e vanno comunque dispensate le istruzioni dell uso e detti i possibili effetti secondari; ma da qui a chiedere dettagli sulla relazione sessuale o addirittura fare i moralisti non è assolutamente professionale! anzi un pervertito da segnalare!!!!!

moonie 7 anni fa su tio
Ho 29 anni eppure il farmacista non voleva darmela "per motivi etici", la cricca estremista cattolica

miomao66 7 anni fa su tio
ma se un o una farmacista ti chiede in che posizione lo hai fatto o se hai avuto rapporti anali....non sarà semplicemente perché si eccita a sentirtelo dire? e quindi lo classificherei nella voce guardoni libidinosi...sessualmente represso e frustrato! poco professionale sicuro ma anche da curare! ( non so come)

Ale86 7 anni fa su tio
Devo dire che a me era capitato, purtroppo, di aver bisogno della pillola del giorno dopo. Non descrivo il perché o altro. Fatto sta che nella farmacia dove mi ero recata nel Luganese, mi avevano trattata bene e non mi sentivo affatto giudicata; anzi erano molto sensibili in quanto l'argomento é molto delicato. Non capisco perché ora le cose sono cambiate... oppure ero stata fortunata io.

Tristano 7 anni fa su tio
Che tristezza ! assolutamente non professionali.

Wenz 7 anni fa su tio
Chissà se il tempo che "perdono" a fare domande inutili alle clienti lo fatturano alle casse malati per poi giustificare il motivo dell'aumento "sproporzionato" annuale dei costi sulla salute? In ogni caso, comportamenti non professionali

SosPettOso 7 anni fa su tio
L'ordine dei farmacisti dovrebbe far girare una cliente cavia e poi sanzionare chi non si comporta in modo professionale...

elvicity 7 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
buona idea :-)

bananajoe 7 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
Senza far girare la cliente cavia, chiedere nome e cognome e informare l'ordine dei farmacisti!

SosPettOso 7 anni fa su tio
Risposta a SosPettOso
Alla luce del prossimo aumento di cassa malati, sarebbe bene farlo anche per raccogliere un po' di scuse che i farmacisti adducono per evitare di dare i generici...
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