L'acquisto sarebbe un calvario per molte, giovani e meno giovani. Gli esperti: «Poco professionale e rischioso»
ZURIGO - Acquistare la pillola del giorno dopo in Svizzera? Tutt'altro che una passeggiata, almeno stando a diverse lettrici di Le Matin e 20 Minuten. A lanciare il sasso è stato proprio il quotidiano romando: molte ragazze e donne verrebbero talvolta giudicate e umiliate dal personale della farmacia. Il motivo? Spesso e volentieri l'obiezione di coscienza, ma non solo.
Un momento critico, reso ancora più difficile - Fra domande inappropriate e consigli non richiesti, quella che dovrebbe essere una semplice transazione diventa un momento difficile. «È vero che l'assunzione di questo farmaco non è priva di effetti collaterali, ma le domande di un farmacista non dovrebbero andare troppo in là», commenta su Le Matin Alexandre Grand-Guillaume-Perrenoud, dottore ed esperto di farmaceutica.
«Ha mai fatto sesso anale?» - «Mi ha chiesto quante volte lo faccio con il mio ragazzo ─ racconta una 18enne a 20 Minuten ─ e anche se abbiamo già fatto sesso anale. Poi mi ha dato dei profilattici, ma io avevo chiesto la pillola, mi sono sentita malissimo». «Mi hanno trattata come fossi una sgualdrina ─ lamenta un'altra giovane su Le Matin ─. Mi hanno chiesto in che posizioni lo abbiamo fatto e se mi è piaciuto... Alla fine ha pure aggiunto: "Ma almeno sa come si chiamava?"»
«Ha già due figli? Sarebbe bello averne un terzo, no?» - Ma le umilazione non sono solo prerogativa delle giovanissime: «Ho 29 anni eppure il farmacista non voleva darmela "per motivi etici", sono dovuta tornare con la ricetta del ginecologo... pazzesco». Nemmeno le mamme sono "immuni", come racconta una lettrice che ha già due figli: «Il farmacista mi ha detto: "Sarebbe proprio bello averne un terzo!", come si permette?».
Se è vero, come ricorda Grand-Guillaume-Perrenoud, che è sempre possibile cambiare farmacia, è anche vero che c'è il rischio che chi rimane scottata magari opti per lasciar perdere la contraccezione. «È un conflitto d'interessi fra morale privata ed etica professionale ─ commenta Noëllie Genre, sociologa e farmaceuta ─ In questi casi a "spegnersi" è la seconda, ed è un gran peccato perché ad essere danneggiata è la cliente».
Avete avuto anche voi esperienze sgradevoli tentando di acquistare la pillola del giorno dopo? Dite la vostra nei commenti o scrivete una email a feedback@20minuti.ch