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BERNALega contro il cancro: «Il cancro è stato curato, e ora?»

28.09.16 - 09:32
Lega contro il cancro: «Il cancro è stato curato, e ora?»

BERNA - La Lega contro il cancro intende pertanto richiamare l'attenzione sull'importanza della diagnosi precoce e sul complicato periodo che segue una terapia contro il cancro, caratterizzato per molte pazienti da un senso di vuoto. In occasione del mese internazionale sul cancro del seno, la Lega contro il cancro ha realizzato un prontuario informativo per sensibilizzare la popolazione, ordinabile gratuitamente nello shop online.

Il cancro del seno è il tumore più frequente tra le donne. Ogni giorno in Svizzera 15 donne si ammalano di questa malattia, per un totale di 5700 casi all'anno, e per le sue conseguenze muoiono 1400 donne ogni anno.

Probabilità di sopravvivenza più elevate grazie alla diagnosi precoce - La buona notizia è che grazie ai progressi nella diagnosi precoce e nella terapia, cinque anni dopo la diagnosi vive quasi l'80 per cento delle donne colpite da cancro del seno. Quanto prima viene riconosciuto il tumore, tanto maggiori sono le probabilità di guarigione. Inoltre, una diagnosi precoce in genere implica un trattamento meno invasivo. Per questo è importante la mammografia di riconoscimento precoce offerta nel quadro di programmi a qualità controllata. E per questo la Lega contro il cancro informa la popolazione nel mese di ottobre, dedicato internazionalmente al cancro del seno. La Lega contro il cancro è disponibile tutto l'anno per le persone colpite e i loro familiari. Informa, consiglia e sostiene lungo tutto il percorso clinico, ossia dalla fase di prevenzione all'assistenza durante la terapia e persino dopo la terapia, quando si tratta di aiutare le persone colpite a riprendere con successo la propria vita quotidiana. Per molti sopravvissuti al cancro questa fase si rivela molto complessa.

Quando dopo aver superato un cancro si resta senza forze - Durante la terapia una persona di solito è ben seguita. Beneficia di un'intensa consulenza e assistenza medica. E molti possono contare sul sostegno di familiari e amici. Ma alla fine del trattamento, molti sopravvissuti a lungo termine, i cosiddetti cancer survivors, provano un senso di vuoto. Le proprie aspettative si scontrano con le effettive possibilità. In teoria si dovrebbe finalmente ritornare in forma, ma le forze non bastano per fare quello che prima della diagnosi era normale. Di conseguenza, diversi cancer survivors soffrono di complicazioni tardive, come un continuo stato di affaticamento chiamato fatigue, difficoltà di concentrazione o dolori. La condizione dunque non è quella di «guarito», ma di malato cronico.

L'importanza della riabilitazione oncologica - Di fronte a questo problema, la Lega contro il cancro si impegna per un avvio precoce della riabilitazione oncologica: le persone ammalate vengono sostenute con misure coordinate di natura medica, pedagogica e sociale. Per esempio, una donna, introdotta da un istruttore qualificato all'attività sportiva, ritrova slancio ed energia. Parallelamente riceve una consulenza dietetica ed è adeguatamente seguita da un'assistente sociale che la consiglia e aiuta anche per le questioni finanziarie.Tutto questo contribuisce a reinserire i sopravvissuti al cancro nella loro quotidianità e a ritrovare una «nuova normalità».

Per ulteriori informazioni e per l'elenco delle manifestazioni nella tua regione visita il sito www.legacancro.ch/cancrodelseno.

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