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SVIZZERASempre più vecchi, sempre meno decessi. Ecco le cause di morte in Svizzera

23.06.16 - 09:41
Nel 2014 sono decedute circa mille persone in meno rispetto all'anno precedente. Malattie cardiovascolari, cancro e demenza senile rimangono le principali cause
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Sempre più vecchi, sempre meno decessi. Ecco le cause di morte in Svizzera
Nel 2014 sono decedute circa mille persone in meno rispetto all'anno precedente. Malattie cardiovascolari, cancro e demenza senile rimangono le principali cause

BERNA - La popolazione invecchia sempre di più e questo influisce sulle cause dei decessi. In Svizzera, nel 2014, si sono riscontrati 1.000 morti in meno rispetto all'anno precedente e questa diminuzione è stata osservata in tutte le fasce d'età. Le malattie cardiovascolari, il cancro e la demenza rimangono le tre cause di morte più frequenti nel Paese. In calo pure i suicidi, aumenta per contro la "morte assistita"

Età media dei decessi in aumento - L'età media di morte è ulteriormente aumentata. La metà degli uomini deceduti nel 2014 aveva più di 79 anni e la metà delle donne decedute nel 2014 addirittura più di 85 anni. Nel 1969, 45 anni prima, tale mediana si collocava a 70 anni per gli uomini e a 75 per le donne.

60% delle persone decededute aveva più di 80 anni - Nel 2014 tra la popolazione residente svizzera si sono registrati 63 938 decessi, circa 1000 in meno rispetto all'anno precedente. La probabilità di decesso è diminuita in tutte le fasce di età. 331 neonati sono morti nel corso del primo anno di vita. Tra le persone nella fascia di età da 1 a 19 anni sono stati registrati 188 decessi, ovvero l'8% in meno dell'anno prima. Tra i 20-39enni sono morte 869 persone, circa lo stesso numero dell'anno precedente. Solo l'1,4% dei decessi rientra in questa fascia di età. Nella fascia dei 40-64enni sono stati registrati 7813 decessi, tra i 65-79enni 16 614. Tra le persone di 80 anni e oltre si sono raggiunti i 38 123 decessi, 700 in meno rispetto all'anno precedente. Il 2014 è stato un anno privo di ondata influenzali significative e con un'estate moderatamente calda.

Un terzo per malattie cardiovascolari - 20 972 casi di morte, ovvero il 33% di tutti i decessi, è stato provocato da malattie cardiovascolari. Anche se da decenni questo gruppo di cause di morte è ai vertici della classifica, la percentuale continua però anche a ridursi costantemente: nel 1995 si attestava ancora al 41%, ovvero 8 punti percentuali in più rispetto al 2013. Il tasso di mortalità standardizzato per età ogni 100 000 abitanti è diminuito, passando da 318 a 156 negli uomini e da 187 a 103 nelle donne. Nell'arco dei 19 anni dal 1995 al 2014, quindi, il rischio per gli uomini di morire a causa di una malattia cardiovascolare si è dimezzato.

Cancro al secondo posto - Come negli scorsi anni, al secondo posto nella classifica delle cause di morte ci sono i tumori. Nel 2014 a questa malattia erano ascrivibili 16 765 decessi, ovvero il 26% di tutte le cause di morte. La quota di decessi dovuti al cancro è aumentata di 1,5 punti percentuali dal 1995. Tenendo conto della crescita e dell'invecchiamento della popolazione residente, il tasso di mortalità dovuto ai tumori è comunque sceso, passando da 228 a 164 decessi ogni 100 000 abitanti tra gli uomini (-28%) e da 133 a 105 ogni 100 000 abitanti tra le donne (-21%).

Calano i decessi dovuti alla demenza - A seguito dell'invecchiamento della popolazione, il numero di decessi dovuti a demenza è elevato. 5759 persone sono decedute a causa di disturbi legati alla demenza. È la prima dal 1995, anno della prima registrazione di tale diagnosi, che se ne osserva una leggera diminuzione, pari a 150 casi. Il tasso di mortalità è di 28,8 ogni 100 000 uomini e di 31,9 ogni 100 000 donne, ma negli ultimi anni è cresciuto in maniera meno significativa: rispetto all'anno precedente, il tasso è addirittura sceso di 2,6 unità ogni 100 000 donne e salito di solo 0,3 unità ogni 100 000 uomini.

Meno suicidi... - Nel 2014 sono stati registrati 1028 suicidi, 754 commessi da uomini e 274 da donne. Dalla prima metà degli anni '80, quando ogni anno si toglievano la vita circa 1600 persone, il numero di suicidi è sceso del 35%. Dall'anno record 1980 si registra un calo del tasso di suicidi, passato da 36,8 a 15,8 ogni 100 000 uomini e da 15,0 a 6,0 ogni 100 000 donne (per le quali l'anno record è stato il 1979).

... ma più - Nel 2014 sono stati registrati 742 suicidi assistiti, 320 commessi da uomini e 422 da donne. Il numero di suicidi assistiti è in continuo aumento, soprattutto nella fascia di età al di sopra dei 65 anni. Aumento che rispecchia l'invecchiamento della popolazione. Per la fine dell'anno è pianificata un'approfondita analisi delle tendenze. 

 

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COMMENTI
 

shooter01 7 anni fa su tio
Vengon a raccontarci idiozie per nascondere che, per colpa delle PORCATE dovremmo lavorare fino alla morte. Ma è meglio che stiano molto attenti

Thor61 7 anni fa su tio
Il fattore invecchiamento in cui si dice che campiamo più a lungo è solo una BUFALA per allontanare le persone dalla propria pensione. Non è facile documentarsi in merito, ma cercando si trovano e non sono molto piacevoli da leggere, poichè ad esempio a causa delle restrizioni economiche che DEVONO sopportare i cittadini si fa molta meno prevenzione, anche perchè lo stato spende meno appunto per la prevenzione, in quello letto da me riguardante l'Italia si parlava di abbassamento dai 70 ai 61 anni in BUONA salute. In realtà suppongo si siano mangiato TUTTO il denaro riservato alle pensioni e per rimediare alle LORO mancanze e intrallazzi vogliono allungare fino alla morte l'età pensionistica.
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