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VAUDIl 13% degli scolari è sottopeso e l'11% sovrappeso

19.04.16 - 10:20
I giovani mangiano sempre più frutta e verdura, ma si può migliorare
Il 13% degli scolari è sottopeso e l'11% sovrappeso
I giovani mangiano sempre più frutta e verdura, ma si può migliorare

LOSANNA - Alimentazione, attività fisica e stato ponderale: ecco i temi principali trattati dal rapporto, pubblicato oggi, sull'inchiesta nazionale condotta tra gli scolari dagli 11 ai 15 anni. Dallo studio emerge che, anche se si sono fatti dei passi avanti, occorre promuovere ulteriormente il consumo di frutta e verdura, nonché il movimento tra gli adolescenti. A tale scopo occorrono approcci globali a livello preventivo.

Il rapporto di ricerca redatto da Dipendenze Svizzera su incarico dell'Ufficio federale della sanità pubblica si basa sull'inchiesta nazionale "Health Behaviour in School-aged Children" condotta nel 2014 tra gli scolari. Lo studio, realizzato sotto l'egida dell'OMS, tiene anche conto di come è evoluta la situazione nel corso del tempo.

Segnali positivi per determinate abitudini alimentari In base alle raccomandazioni più recenti in fatto di alimentazione, bisogna, tra l'altro, consumare ogni giorno due porzioni di frutta e tre porzioni di verdura. Viene inoltre sottolineata l'importanza della colazione per gli adolescenti.

Pur rimanendo a un livello basso, nel 2014 la percentuale degli scolari tra gli 11 e i 15 anni che consumano frutta e verdura più volte al giorno è raddoppiata rispetto al 2002, quando era del 5%. Nel 2014 ha infatti raggiunto il 10%. L'aumento è stato registrato sia tra i ragazzi che tra le ragazze, anche se in modo meno marcato tra i maschi.

Inoltre, nel 2014, circa la metà degli scolari ha dichiarato di fare colazione tutti i giorni. Tuttavia, questa abitudine è meno diffusa tra gli adolescenti più grandi rispetto a quelli più giovani e meno tra le ragazze che tra i maschi. Comunque, grazie all'aumento tra le ragazze, nel 2014 la percentuale degli scolari tra gli 11 e i 15 anni che iniziano la giornata con una vera colazione è risultata più alta che nel 2002.

Un ristretto gruppo di scolari tra gli 11 e i 15 anni presenta invece diverse abitudini alimentari sfavorevoli alla salute: in questo caso i maschi sono più rappresentati delle femmine e oltre la metà di questi adolescenti ha almeno 14 anni.

Promuovere l'attività fisica tra gli adolescenti Si è chiesto agli scolari tra gli 11 e i 15 anni di quantificare il tempo che dedicano ogni giorno all'attività fisica. Dalle loro risposte è emerso che nel 2014 solo il 14% di loro ha seguito la raccomandazione ufficiale di svolgere almeno un'ora di attività fisica al giorno (andare a scuola a piedi, andare in bici, seguire le lezioni di educazione fisica, praticare giochi di squadra ecc.). Questa percentuale è un po' più alta se confrontata con quella del 2010 (quand'era del 12%), ma rispetto al 2002 è rimasta invariata. In generale i maschi tendono a essere più attivi delle ragazze e gli adolescenti più giovani a muoversi di più rispetto a quelli più grandi. Molti bambini e adolescenti, inoltre, praticano regolarmente uno sport al di fuori dell'orario scolastico.

L'evoluzione delle stato ponderale non ancora a una svolta positiva. Per calcolare l'indice di massa corporea, l'indagine HBSC si rifà ai valori forniti dagli scolari stessi sul loro peso e la loro altezza. Stando a tali dati, tre quarti degli adolescenti dagli 11 ai 15 anni presentano un peso corporeo normale. Il 13% degli scolari è invece leggermente o fortemente sottopeso e l'11% leggermente o fortemente sovrappeso. Tra il 1990 e il 2014 si è delineata, sia tra i maschi che tra le femmine, una tendenza leggermente crescente al sovrappeso, mentre dal 2010 al 2014 la situazione è rimasta praticamente immutata.

Se si considera la percezione soggettiva degli scolari, la maggioranza (il 57%) di loro afferma che il loro peso è più o meno giusto. L'insoddisfazione nei confronti del proprio peso, soprattutto per le ragazze, aumenta con il passare degli anni.

Concomitanza di abitudini malsane - Lo studio HBSC mostra inoltre i nessi esistenti tra i vari comportamenti in fatto di salute. Per esempio, rispetto agli altri scolari, quelli che presentano abitudini alimentari sfavorevoli alla salute tendono a valutare più negativamente o solo in parte positivamente il loro stato di salute, a trascorrere più tempo della media davanti a uno schermo, a fumare spesso tabacco o a bere spesso alcol, e a non svolgere attività fisica. Questi scolari vivono per lo più in famiglie il cui livello di vita è medio o basso.

Occorre un approccio globale - I risultati dello studio HBSC evidenziano la necessità di passare all'azione in fatto di abitudini alimentari e comportamenti a livello di movimento e stato ponderale. Occorre adottare un approccio globale, che crei i presupposti di uno stile di vita sano tra i bambini e gli adolescenti.

L'obiettivo dello studio internazionale Health Behaviour in School-aged Children (HBSC), che viene condotto ogni quattro anni, è osservare i comportamenti in fatto di salute degli adolescenti tra gli 11 e i 15 anni e l'evoluzione di questi comportamenti su un periodo di tempo prolungato. In Svizzera l'inchiesta è stata finora svolta otto volte da Dipendenze Svizzera sin dal 1986. Nel 2014, all'ultimo studio HBSC a livello nazionale hanno partecipato - volontariamente e anonimamente - 9894 scolari di classi selezionate in modo casuale. In Svizzera il progetto è stato finanziato dall'Ufficio federale della sanità pubblica (UFSP) e dalla maggioranza dei cantoni.

Raccomandazioni ufficiali su movimento e alimentazione Le raccomandazioni per i bambini e i giovani in età scolastica riguardanti il movimento sono state elaborate dalla Rete Svizzera Salute e Movimento (hepa.ch), dall'Ufficio federale dello sport e dall'Ufficio federale della sanità pubblica. Le raccomandazioni in fatto di alimentazione sono state prese dalla "piramide alimentare svizzera". http://www.sge-ssn.ch/it/io-e-te/mangiare-e-bere/in-modo-e quilibrato/piramide-alimentare-svizzera/

Dipendenze Svizzera è un centro nazionale di competenza nel settore delle dipendenze. Si occupa di ricerca, concepisce progetti di prevenzione e si impegna nell'ambito della politica sanitaria. L'obiettivo della nostra ONG è prevenire o attenuare i problemi che risultano dal consumo di alcol e di altre sostanze psicoattive, nonché dal gioco d'azzardo o da un uso smodato di Internet.

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