Il Consiglio federale ha risposto al postulato presentato dall'ex consigliere nazionale Lucrezia Meier-Schatz (PPD/SG)
BERNA - Non serve nessuna strategia specifica per sostenere il ceto medio dato che negli ultimi anni, a livello nazionale, il suo potere di acquisto è aumentato.
È quanto emerge da un rapporto pubblicato oggi dal Consiglio federale, in risposta a un postulato presentato dall'ex Consigliera nazionale Lucrezia Meier-Schatz (PPD/SG).
La situazione economica del ceto medio, nel suo insieme, può essere giudicata come buona, sottolinea il governo in una nota, precisando che questa conclusione coincide con le considerazioni espresse in due rapporti già stilati nel 2014 e nel 2015.
Tenuto conto della grandezza dell'economia domestica e dell'evoluzione dei prezzi, negli ultimi 15 anni le classi di reddito medio hanno potuto aumentare mediamente il loro reddito disponibile del 14-17%. Non è quindi possibile concludere che il ceto medio sia sempre più sotto pressione a causa del crescente onere fiscale, rileva il Consiglio federale.
Il ceto medio è caratterizzato inoltre da innumerevoli modi di vita non riassumibili in una strategia unica. Ai fini di una politica coerente, l'obiettivo del Esecutivo consiste dunque piuttosto nel considerare l'insieme della popolazione e le situazioni di vita concrete nei settori della formazione, del lavoro, della salute e del reddito disponibile.
Affinché possa continuare a partecipare allo sviluppo economico del Paese, è importante che il ceto medio possa accedere anche in futuro a una formazione al contempo di qualità, precisa il governo in conclusione.
ats