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SVIZZERAAiuto sociale: percentuale invariata, ma la durata aumenta

21.12.15 - 09:56
Bambini, minorenni, divorziati e stranieri sono i maggiori beneficiari
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Aiuto sociale: percentuale invariata, ma la durata aumenta
Bambini, minorenni, divorziati e stranieri sono i maggiori beneficiari

NEUCHATEL – 261'983 persone, ovvero il 3,2% della popolazione residente, ha ricevuto nel 2014 una prestazione di aiuto sociale almeno una volta durante l'anno. La quota di aiuto sociale rimane invariata rispetto all'anno scorso. La percentuale dei beneficiari di lunga durata (più di quattro anni) ha raggiunto il 27,5%. Sono questi alcuni dei risultati attuali tratti dalla statistica svizzera dell’aiuto sociale stilata dall'Ufficio federale di statistica (UST).

Rispetto all'anno precedente, il numero di casi comportanti il ricorso all'aiuto sociale è cresciuto di circa 4300 unità, pari al 2,7%, e il numero di persone assistite è salito di circa 4800 beneficiari, pari all'1,9%.

Questi incrementi confermano una tendenza all'aumento dei casi e dei beneficiari di aiuto sociale che si è instaurata dal 2008, spiega l'UST. Nell'arco degli ultimi dieci anni di osservazione si denota un andamento della quota di aiuto sociale a forma di U: nel 2005 era pari al 3,2, successivamente in diminuzione a meno del 3% fino al 2008 per poi risalire negli anni successivi nuovamente all'attuale 3,2%.

I Cantoni con centri cittadini continuano ad avere quote di aiuto sociale superiori alla media. I Cantoni prevalentemente rurali, invece, continuano a registrare quote inferiori alla media. Rispetto all'anno precedente la quota di aiuto sociale è cresciuta in undici Cantoni, in undici ha conservato valori stabili, mentre in quattro Cantoni è retrocessa (Neuchâtel, Basilea-Città, Vaud e Appenzello Interno).

I bambini e i giovani sotto i 18 anni, i divorziati e le persone di nazionalità straniera continuano ad essere quelli che beneficiano dell'aiuto sociale con maggiore frequenza. Negli ultimi dieci anni di osservazione, mentre la quota di aiuto sociale dei minorenni è cresciuta dal 4,9 (2005) all'attuale 5,2%, il rischio di ricorrere all'aiuto sociale da parte delle persone straniere è sceso di 0,3 punti percentuali portandosi al 6,3%. Nel 2014 anche le persone divorziate hanno presentato una quota di rischio di aiuto sociale maggiore (5,7%).

Continua inoltre l'aumento della durata di percezione dei casi di aiuto sociale ancora aperti a fine 2014, già appurato l'anno precedente. Dal 2008 il valore mediano della durata di percezione è cresciuto di 4 mesi, passando da 19 a 23 mesi. La metà di tutti i casi in corso è durata 23 mesi o più, mentre l'altra metà ha percepito aiuto sociale per meno di 23 mesi. Nello stesso periodo, la durata dei casi chiusi è rimasta stabile a 10 mesi. Questo andamento indica che la proporzione di beneficiari di aiuto sociale per una durata lunga è aumentata.

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