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SVIZZERALa concentrazione di sostanze cancerogene nel suolo è stabile

02.11.15 - 16:53
È quanto rileva uno studio scientifico della Rete nazionale di osservazione dei suoli
La concentrazione di sostanze cancerogene nel suolo è stabile
È quanto rileva uno studio scientifico della Rete nazionale di osservazione dei suoli

BERNA - Nel corso degli ultimi trent'anni la concentrazione di idrocarburi cancerogeni nei suoli svizzeri è rimasta stabile. È quanto rileva uno studio scientifico della Rete nazionale di osservazione dei suoli (NABO).

La NABO ha analizzato in 25 siti la propagazione degli idrocarburi policiclici aromatici (IPA). I risultati: la concentrazione degli IPA a media o lieve volatilità come il benzo(a)pirene non è praticamente diminuita, nonostante l'emissione di tali sostanze sia calata a partire dagli anni Ottanta, informa in un comunicato odierno Agroscope. Secondo i ricercatori, si è per contro ridotta la concentrazione di IPA a forte volatilità come il naftalene e il fenantrene.

I risultati si basano su campioni di terreno raccolti tra il 1985 e il 2013. Le differenze tra i vari idrocarburi sono da ricondurre soprattutto alla migliore decomposizione degli IPA a forte volatilità. Quelli a bassa volatilità sono chiaramente più stabili e permangono più a lungo nei suoli, constatano gli esperti.

La classe di sostanze degli IPA racchiude un numero molto alto di composti organici, molti dei quali cancerogeni. Essi derivano dalla combustione incompleta di materiale organico o di materiali combustibili fossili come il legno, il carbone o il petrolio. Le principali fonti in Svizzera sono gli impianti di riscaldamento, le industrie e il traffico stradale.

Da oltre vent'anni la NABO monitora la qualità del suolo elvetico. A questo scopo dispone di una rete di osservazione di 103 siti in tutto il paese che rispecchiano le combinazioni tipiche della Svizzera per quanto riguarda l'uso del suolo, la tipologia del terreno, la geologia e l'altitudine. Dal 1985 la NABO è sotto la responsabilità dell'Ufficio federale dell'ambiente (UFAM) e dell'agricoltura (UFAG).

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