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ZURIGO"Con 150 chili la ragazza non la trovo"

07.10.15 - 21:08
I casi di Murat (18) e Christian (35), obesi sin da quando erano bambini
"Con 150 chili la ragazza non la trovo"
I casi di Murat (18) e Christian (35), obesi sin da quando erano bambini

ZURIGO - Nelle città di Basilea, Berna e Zurigo uno studente delle scuole superiori su quattro è obeso. In Ticino gli ultimi dati riguardanti l'obesità infantile e giovanile risalgono al 2007. Secondo l'indagine sulla salute in Svizzera, nel nostro Cantone il 38,3% delle persone al di sopra dei 19 anni si dichiara sovrappeso e di questi il 9,2% è obeso. Secondo un'altra inchiesta del Servizio di medicina scolastica del Cantone, ormai risalente al 2004, in Ticino il 17% dei bambini dagli 8 ai 9 anni è sovrappeso e di questi il 3,6% è obeso.

Spesso le cause dell'obesità infantile e giovanile sono da ricercare nel contesto sociale. Sono per esempio i minori trascurati ad incorrere maggiormente nel pericolo di diventare obesi. Ad affermarlo in un'intervista a 20 Minuten è Andreas Bächlin, membro del consiglio direttivo dell'Associazione svizzera obesità nell'infanzia e nell'adolescenza.

20min.ch racconta due casi, quello di Murat, 18 anni e di Christian, che oggi di anni ne ha 35.

Il caso di Murat 

Il 18enne Murat è alto 1 metro e 74 centimetri e pesa 151 chilogrammi. E' a 14 anni che il giovane supera la soglia psicologica dei 100 chilogrammi di peso. Per lui mangiare rappresenta una vera e propria dipendenza, una droga. "Se a casa non trovo niente che mi piace, mi sento come un fumatore senza sigarette". E, come succede in questi casi, Murat diventa nervoso, aggressivo e si sente solo. E proprio per evitare queste situazioni che il giovane controlla sempre "che ci sia sempre abbastanza cibo in cucina".

Kebab, patatine e Coca Cola - La causa della sua obesità è proprio da ricercare nel suo comportamento alimentare, ossia nel suo rapporto con il cibo. E' lo stesso Murat a raccontare che "in una giornata in cui sono affamato mi mangio tre kebab, due panini imbottiti, una porzione di patatine fritte e una confezione grande di patatine. E poi mi bevo un litro e mezzo di Coca Zero". Uno dei suoi spuntini preferiti è il kebab. "Nella maggior parte dei casi me ne mangio due per pasto e uno me lo conservo per consumarlo poi nel corso della giornata".

"Mi vergogno di andare in piscina" - Murat racconta di non sentirsi bene nel suo corpo. Il 18enne racconta che d'estate non va mai in piscina perché si vergogna e a scuola di essere diventato vittima di mobbing. "Ho sempre evitato la lezione di ginnastica: o simulavo l'infortunio o lasciavo a casa intenzionalmente gli indumenti sportivi".

Dieta, i tentativi andati a vuoto - Il giovane ha già tentato di mettersi a dieta per due volte, ma senza successo. La mancanza di motivazione l'ha portato a desistere. Soltanto se riuscisse a trovare una ragazza, riuscirebbe a trovare la motivazione giusta per smettere di ingurgitare così tanto cibo e finalmente impegnarsi per trovare la forma adatta. Il problema è che, come lui stesso ammette, trovare una ragazza per una persona obesa risulta molto difficile. "Non auguro veramente a nessuno di ritrovarsi in un corpo come il mio".

Il caso di Christian

Il secondo caso raccontato da 20 Minuten riguarda Christian che, ancora prima di Murat, ha raggiunto i 100 chilogrammi di peso. Aveva infatti 8 anni quando la lancetta della bilancia ha segnato il quintale. Oggi Christian è un uomo, ha 35 anni, pesa 130 chili ed è alto 1 metro e 77 centimetri.

Per lui mangiare è sempre stata una sorta di passatempo. "Mangiavo di continuo. Finché potevo mettermi qualcosa nello stomaco mi sentivo appagato e felice".

"Trascurato dai genitori" - Una condizione dovuta anche all'assenza dei genitori, che lo trascuravano. "Lavoravano entrambi dalla mattina presto alla sera tardi. M0io fratello ed io dovevamo arrangiarci e prepararci da soli da mangiare". Anche dopo il lavoro, come racconta lo stesso Christian, i suoi genitori, anziché trascorrere del tempo in compagnia dei figli, cenare insieme e instaurare così un rapporto di dialogo, preferivano essere lasciati in pace. Christian ritiene perciò loro i veri responsabili della sua obesità. "Se a un figlio non viene insegnato come ci si nutre in modo sano, è difficile poi cambiare abitudini".

"Non ero accettato dai miei compagni di scuola" - Tornando con la mente ai tempi della sua infanzia, Christian racconta di non avere mai dato troppa importanza alla sua obesità. "In tutti i casi mi accorgevo di non essere accettato dai miei compagni di scuola e di essere escluso. Mi ricordo che alla lezione di ginnastica nessuno mi voleva in squadra". Nonostante tutto il 35enne afferma di avere trascorso un'infanzia felice. "Finché potevo mangiare ero contentoe oggi trovo spaventoso quanto sia difficile trovare la motivazione per non farlo".

Abile al lavoro al 50% - Oggi Christian continua a lottare contro la sua obesità. I suoi 130 chili risultano ancora troppi, anche per poter svolgere la sua professione di stuccatore. "A dire il vero fino a 10 anni fa pesavo ancora 160 chili, tuttavia ancora oggi risulto abile al lavoro soltanto al 50%".

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