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SAN GALLOIl Taf smentisce la Segreteria di Stato sulla migrazione

17.07.15 - 13:17
La sentenza riguardante una famiglia Tamil alla quale era stata negata la naturalizzazione è stata rovesciata
Il Taf smentisce la Segreteria di Stato sulla migrazione
La sentenza riguardante una famiglia Tamil alla quale era stata negata la naturalizzazione è stata rovesciata

SAN GALLO - La Segreteria di Stato della migrazione (SEM), basandosi su un rapporto del Servizio delle attività informative della Confederazione (SIC), ha bocciato la naturalizzazione di una coppia tamil e dei suoi due figli. Il Tribunale amministrativo federale (TAF), con una sentenza pubblicata oggi, ha però annullato la decisione contestando al SEM di non aver analizzato il dossier con la dovuta accuratezza.
Stando al SIC, il padre di famiglia è un attivista di lunga data del movimento ribelle delle Tigri per la liberazione dell'Ealam tamil (LTTE). Nella guerra civile nello Sri Lanka conclusasi nel 2009, le LTTE hanno combattuto per l'indipendenza del nord tamil dell'isola.
Basandosi sulle relazioni dell'uomo con l'ex capo delle LTTE in Svizzera e con altri suoi ex funzionari di alto rango, il SIC ha raccomandato la non concessione del passaporto elvetico. L'intelligence svizzera ha rimproverato all'uomo anche di aver donato capitali alle LTTE e di aver incassato denaro da suoi connazionali.
Per il TAF, il rapporto del SIC non è sufficiente "perché non rivela in modo concreto incidenti o azioni specifiche" addebitabili all'uomo. Secondo i giudici di San Gallo, una valutazione individuale delle attività del padre di famiglia non è quindi possibile.
Il tribunale aggiunge che il SEM, già Ufficio federale della migrazione, avrebbe dovuto richiedere al SIC "una presa di posizione sufficientemente circostanziata". Invece, la Segreteria di Stato ha fatto propri gli apprezzamenti del SIC delegando le proprie responsabilità.
Il TAF giunge alla conclusione che non è possibile stabilire che l'uomo abbia sostenuto movimenti secessionisti delle LTTE.
Le donazioni e le raccolte di fondi vanno intese come un aiuto alla popolazione vittima del conflitto civile e dello tsunami e non di un'azione giuridicamente delicata.
In una sentenza recente, risalente allo scorso 30 gennaio, il TAF aveva invece confermato il rifiuto di una domanda di naturalizzazione a una coppia tamil pure sospettata di aver finanziato le LTTE. Il TAF aveva giudicato sufficienti gli indizi che la coppia aveva inviato denaro.

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