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SVIZZERAVicenda Rappaz, "l'alimentazione forzata è contraria all'etica"

29.09.10 - 17:29
Critiche dei medici alla decisione di nutrire forzatamente il canapaio
Keystone Jean-Christophe Bott
Vicenda Rappaz, "l'alimentazione forzata è contraria all'etica"
Critiche dei medici alla decisione di nutrire forzatamente il canapaio

BERNA/SION - L'alimentazione forzata di un paziente capace di discernimento è contraria all'etica medica: lo sottolineano oggi l'Accademia svizzera delle scienze mediche (ASSM) e svariate altre organizzazioni, in relazione con la recente decisione del Tribunale federale di autorizzare l'alimentazione forzata del canapaio Bernard Rappaz.

L'ASSM e la sua Commissione centrale di etica, la Federazione dei medici svizzeri (FMH), l'Associazione svizzera delle infermiere e degli infermieri, la Conferenza svizzera dei medici penitenziari e il Forum del personale di cura degli stabilimenti di detenzione in Svizzera invitano la Corte suprema a non più fondare in futuro sentenze "su motivi contrari ai valori etici essenziali della medicina, in prigione come altrove".

Il Tribunale federale ha respinto il 26 agosto un ricorso di Rappaz volto ad ottenere la sospensione della pena di cinque anni e otto mesi di reclusione, alla quale è stato condannato per aver commercializzato ingenti quantitativi di canapa indiana. I giudici federali avevano precisato in quell'occasione che, in caso di sciopero della fame di un prigioniero, l'autorità di esecuzione deve ordinare l'alimentazione forzata se questo è l'unico mezzo di evitare lesioni irreversibili o la morte.

"Questa decisione è in contraddizione con un principio dell'etica medica riconosciuto nel mondo intero, ossia il rispetto assoluto della volontà di un paziente capace di discernimento", scrivono le organizzazioni mediche oggi in un comunicato.

Il principio in questione - sottolineano - va applicato anche alle persone in detenzione. E' dunque escluso di "subordinare la volontà di un paziente capace di discernimento a quella di un'autorità". La giurisprudenza - proseguono - dovrebbe "rispettare i principi fondamentali dell'etica medica".

Il Bollettino dei medici svizzeri dedica d'altronde oggi svariati articoli sul tema. Il CICR vi esprime il proprio sostegno alla FMH e si dichiara preoccupato per "l'erosione" dei principi dell'etica medica.

Il Tribunale federale pubblicherà a fine ottobre le motivazioni scritte della sentenza resa in udienza pubblica. La questione dell'alimentazione forzata di Rappaz potrebbe tuttavia riproporsi prima di questa scadenza: trasferito nuovamente in detenzione a fine agosto, il vallesano rifiuta da allora di nutrirsi. Dallo scorso marzo ad oggi, il canapaio ha totalizzato quasi 150 giorni di digiuno non consecutivo.

Secondo i giudici federali, l'alimentazione forzata può essere ordinata dall'autorità di esecuzione delle pene in applicazione della clausola generale di polizia. Soltanto i cantoni di Neuchâtel, Zurigo e Berna dispongono di una legge che permetta esplicitamente di praticare un'alimentazione forzata.

Ats

Foto Keystone Jean-Christophe Bott

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